Condizione acustica e apprendimento
Condizione acustica ottimale nelle aule scolastiche influisce sulla capacità di apprendimento migliorando la chiarezza del parlato dell’insegnante
In un recente studio svolto in collaborazione con alcune scuole della città di Ferrara, le ricercatrici e i ricercatori del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Ferrara hanno dimostrato come anche una piccola deviazione da una corretta progettazione acustica degli spazi scolastici possa sensibilmente peggiorare le prestazioni e aumentare lo sforzo delle studentesse e degli studenti per comprendere ciò che viene detto dall’insegnante.
“La ricerca ha considerato ambienti scolastici del tutto simili tra loro ma caratterizzati da una piccola differenza riguardo al tempo di riverberazione. Questo parametro acustico descrive la coda sonora che percepiamo in una sala quando, ad esempio, battiamo le mani” specifica il Professor Nicola Prodi, autore dello studio.
“Ebbene, la ricerca dimostra che anche solo un piccolo eccesso di riverberazione nelle aule scolastiche, unito ad un modesto rumore di fondo, si traduce in un aumento significativo dello sforzo richiesto agli studenti per decifrare il discorso dell’insegnante” continua il Professore.
“Ciò accade prima ancora che essi perdano la comprensione di alcune delle parole della lezione. Questo fenomeno viene per la prima volta descritto con chiarezza e ha un forte impatto sull’efficacia del processo di apprendimento nelle aule e sul benessere degli studenti che in esse passano una parte cospicua del loro tempo” aggiunge l’Ingegnera Chiara Visentin, coautrice dello studio.
Il lavoro, che rientra tra i progetti finanziati con il Fondo europeo di sviluppo regionale (POR-FESR2014-20), è stato premiato dall’editorial board di Ear and Hearing, rivista pubblicata dall’American Auditory Society, per l’importante contributo che porta alla letteratura sull’udito e l’equilibrio.
“Desideriamo rivolgere un particolare ringraziamento alle oltre 300 studentesse e studenti dagli 11 ai 13 anni e agli insegnanti delle scuole secondarie di primo grado degli Istituti Comprensivi “F. De Pisis” e “A. Costa” di Ferrara, per la partecipazione attiva ed entusiasta. Il lavoro ha mostrato ancora una volta che la collaborazione tra la nostra Università e il suo territorio può dare ottimi frutti a tutte le componenti coinvolte”, conclude il Professor Prodi.
Per saperne di più: Lo studio