Amianto: via dalle fabbriche
Via l’amianto dalle fabbriche: la Regione stanzia oltre 4 milioni di euro di incentivi alle imprese per la rimozione e lo smaltimento dei manufatti contenenti amianto
I contributi a microimprese, Pmi e grandi aziende con sede legale o unità locale nel territorio emiliano-romagnolo. La vicepresidente Priolo: “Politiche necessarie per unire tutela dell’ambiente, della salute e del lavoro”
Via l’amianto dalle fabbriche per una massima tutela della salute dei lavoratori, qualificando i luoghi di lavoro e rispettando l’ambiente.
La Regione interviene con un impegno di 4 milioni di euro di incentivi per la rimozione e lo smaltimento dei manufatti contenenti amianto (asbesto) nelle imprese emiliano-romagnole. Il via libera della Giunta regionale che, nel corso dell’ultima seduta, oltre a stanziare i fondi ha approvato un apposito bando.
“Una nuova iniezione di risorse nel segno della sostenibilità ambientale che rientra nel quadro della ‘cura’ contro l’asbesto intrapresa dall’Emilia-Romagna da più di vent’anni- afferma la vicepresidente della Regione con delega all’Ambiente, Irene Priolo-.
E dopo aver investito risorse sul patrimonio pubblico puntiamo a liberare dall’amianto il patrimonio privato delle piccole, medie e grandi imprese. Un bando condiviso con le associazioni di categoria imprenditoriali, per dare ai lavoratori ambienti più sicuri e salubri. Sono politiche necessarie per unire la tutela dell’ambiente, della salute e del lavoro”.
Il bando è indirizzato a microimprese, Pmi e grandi aziende, con sede legale o unità locale nel territorio emiliano-romagnolo: finanziabili i progetti per la rimozione e smaltimento di manufatti contenenti amianto, presenti in immobili in cui si svolgono attività produttive, terziarie e commerciali.
Il bando
L’intervento dovrà avere un costo complessivo ammissibile di almeno 15mila euro per le spese di rimozione e smaltimento dell’amianto (esclusi, quindi, i costi di ricostruzione) e dovrà riguardare immobili localizzati in Emilia-Romagna. Sono esclusi gli interventi finalizzati all’adeguamento alle norme esistenti. Sono ammissibili solo gli interventi avviati dopo la data di prenotazione online. Il limite massimo di contributo ammissibile per intervento è fissato a 150mila euro.
Priorità sarà data agli interventi degli edifici da bonificare che si trovano a una distanza inferiore a 800 metri in linea d’aria da scuole o ospedali; che contestualmente all’intervento prevedono anche l’installazione di impianti fotovoltaici presso la medesima unità locale, area o sito produttivo di cui fa parte l’edificio da bonificare. Sarà possibile indicare la presenza di entrambi i criteri di priorità.
La presentazione della domanda si articolerà in due fasi. Una prima riguarda la prenotazione online del contributo (click day dal 22 al 28 novembre 2023), con l’indicazione del costo stimato dell’intervento candidato e dichiarazione di eventuali priorità; una seconda (dal 10 gennaio al 5 aprile 2024) che prevede la presentazione della domanda completa, alla quale saranno invitate solo le imprese che si troveranno in posizione utile nella graduatoria, sulla base delle risorse finanziarie disponibili. Queste ultime avranno tre mesi per presentare il progetto dell’intervento e completare la domanda di contributo.
Gli interventi di rimozione e smaltimento dovranno essere effettuati entro 24 mesi dalla concessione del finanziamento.
Il bando e i suoi allegati sono scaricabili online sul sito della Regione.