• 19/01/2025

Il gesto della CAB Ter.ra per salvare la Città di Ravenna dall’alluvione

 Il gesto della CAB Ter.ra per salvare la Città di Ravenna dall’alluvione

Foto Cab Ter.Ra. Fonte pagina FB della cooperativa

La cooperativa agricola di braccianti CAB Ter.Ra ha permesso l’allagamento dei propri terreni per salvare la città di Ravenna

 

Nei giorni di culmine dell’alluvione che ha colpito in particolare la Romagna, CAB Ter.Ra, la cooperativa più antica d’Italia e la prima cooperativa agricola di braccianti in Europa che ha sede a Piangipane in provincia di Ravenna, ha consentito di allagare 200 ettari di terreno per evitare che le acque raggiungessero la città di Ravenna e i suoi tesori bizantini.

Nella giornata del 19 maggio, infatti, la prefettura di Ravenna tramite il prefetto Castrese De Rosa ha chiesto il permesso di tagliare gli argini di uno dei canali che scorrono a nord della città di Ravenna.

L’allagamento dei terreni, avvenuto tramite un’operazione chiamata rottura controllata, ha invaso un’area di campi e pineta di proprietà della CAB Ter.Ra nella zona di via Romea. Questa operazione ha permesso di ridurre la pressione e di alleggerire la piena che avrebbe potuto invadere la città bizantina.

La rottura controllata è avvenuta tramite delle ruspe, guidate dai tecnici del Consorzio di bonifica, che hanno tagliato l’argine sinistro del canale che scorre a nord del centro del capoluogo romagnolo. I canali hanno così scaricato l’acqua nella pineta di San Vitale, nel vecchio porto fluviale e infine in Adriatico. Piena e pressione si sono alleggerite e il cumulo di piogge torrenziali cadute sulla Romagna ha trovato il suo sbocco nel mare Adriatico.

In termini economici la stima dei danni è molto rilevante, all’incirca di 2 mila euro a ettaro per un totale che supera l’1,3 milioni di euro ai quali andranno aggiunti i costi per riassestare i terreni nei prossimi anni. Le colture colpite riguardano grano, bieta da seme, mais ed erba medica.

A distanza di giorni la situazione è leggermente migliorata e il gesto della cooperativa ha permesso la riapertura di alcuni collegamenti stradali.

Il direttore di CAB Ter.Ra, Lino Bacchilega, intervistato da Repubblica il 21 maggio ha così spiegato il perché di quella scelta: “Siamo nati per le bonifiche nel 1883, prima cooperativa di braccianti agricoli d’Europa. Non potevamo tirarci indietro nel momento in cui, per un drammatico scontro tra acqua e terra, Ravenna era a un passo dall’essere sommersa”.

Alla domanda se il gesto sia servito alla comunità ravennate ha risposto: “A due giorni dall’emergenza più acuta possiamo dire di sì. Il canale Magni ha dilagato su oltre 200 ettari della cooperativa, in totale abbiamo 650 ettari ancora sommersi sotto 2,5 metri d’acqua e fango. Questa è la superficie che sarebbe finita sotto nel centro di Ravenna”.

La reazione dei soci è stata anch’essa di grande responsabilità: “Non uno ha chiamato per mettere in discussione il sacrificio. Ho colto paura, tristezza, preoccupazione: ma soprattutto orgoglio per non avere tradito i nostri valori”.

LA CAB TER.RA IN BREVE

La CAB Ter.Ra è stata la prima Cooperativa agricola nata in provincia di Ravenna; infatti le sue origini risalgono al lontano 1883 quando Nullo Baldini assieme ad un gruppo di 40 braccianti costituì una Società anonima Cooperativa denominata “Associazione Generale fra gli Operai Braccianti del Comune di Ravenna”. Successivamente, in varie fasi, la denominazione venne modificata in Cooperativa Agricola Braccianti di Ravenna ed infine nel 1996, a seguito della fusione con la Cooperativa Agricola Braccianti di Piangipane, le cui origini risalivano al 1907, ha assunto l’attuale denominazione di CAB Ter.Ra. (Cooperativa Agricola Braccianti Territorio Ravennate).

La CAB Ter.Ra. conduce attualmente 2.100 ettari di terreno, dei quali 2.053 in proprietà e 47 in affitto, superficie che si estende su di un territorio che va dalla zona litoranea a Nord di Ravenna (Az. Bonifico, Az. Pantanella), a Sud di Ravenna (Az. Raspona, Az. Torraccia), fino a raggiungere i confini con i comuni di Forlì e Faenza (Az. Minarda).

 

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Giancarlo Pergallini

Giancarlo Pergallini - Collaboratore

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