• 18/01/2025

C.A.C: progetto di filiera da 43 milioni di euro

 C.A.C: progetto di filiera da 43 milioni di euro

C.A.C coinvolge diverse imprese tra Emilia-Romagna, Lombardia e Sicilia che hanno una visione condivisa di sostenibilità

 

“Integrazione filiere sementiera e orto-vivaistica sostenibili” è questo il nome del progetto che ha come capofila la Cooperativa Agricola Cesenate, tra i leader mondiali nel settore della moltiplicazione delle sementi sia orticole che industriali.

Insieme a C.A.C partecipano al progetto Consorzio Sativa, L’Ortolano, Ri.Nova soc.coop., Centro Seia srl, Azienda Agricola Orto Mio e Viridea srl.

La somma investita di 43 milioni di euro serve per mettere a punto vari interventi in una filiera già esistente, con rapporti commerciali già in essere tra i vari soggetti, integrando maggiormente il concetto di sostenibilità al suo interno.

Dei 43 milioni la Cooperativa Agricola Cesenate ha una quota d’investimento per 18 milioni di euro. La quota di C.A.C è destinata alla costruzione di ottomila metri quadri di superficie che serviranno per ampliare la capacità logistica e produttiva della Cooperativa. I lavori partiti a ottobre 2022 si concluderanno nel 2026. All’interno della quota d’investimento c’è la creazione di un ulteriore impianto di ritiro e selezione di colture a basso impatto ambientale e l’ammodernamento dell’impianto di confezionamento e stoccaggio sementi. Inoltre, è previsto l’adeguamento del reparto alimentare e del laboratorio della Cooperativa.

«La ricaduta finale dell’investimento arriverà ai nostri duemila soci —dichiara Tania Buda, responsabile di C.A.C. dell’intero progetto — ed è questo il motivo per cui abbiamo avviato questa iniziativa così importante. La parte principale è già operativa e a gennaio 2024 avremo raggiunto il 70% dell’avanzamento. Entro il 2026 è prevista la conclusione dei lavori».

La filiera nasce a Cesena con l’idea di mettere insieme le imprese considerate eccellenze, a livello nazionale e non, che lavorano nel campo delle sementi. L’obiettivo è quello di aumentare il lavoro e portare più redditività nei territori dove si è investito.

All’interno della filiera c’è anche la cooperativa romagnola Ri.Nova, che è responsabile del progetto nella parte dedicata alla ricerca per l’adattamento delle colture sementiere al cambiamento climatico. Per Ri.Nova l’investimento è di circa 3,5 milioni di euro.

L’aggregazione tra le varie imprese è data dalla possibilità offerta dal PNRR per far spingere l’investimento cercando di farlo rientrare nei rispettivi piani di sviluppo delle imprese. La volontà è quello di far rientrare il progetto tra quelli finanziati dal PNRR.

Il tema della sostenibilità è centrale all’interno del progetto di filiera. Utilizzare meno prodotti chimici ma più prodotti vegetali, rafforzare il concetto di economia circolare tre le imprese coinvolte e prevedere la vendita dei prodotti di filiera. Tutto questo rappresenta la capacità di rispondere alle sfide del settore, che il territorio romagnolo può far emergere grazie alle sue eccellenze cooperative.

“Abbiamo cercato di mettere insieme delle eccellenze a livello nazionale. Imprese che lavorano nel settore delle sementi orticole in tutte le sue fasi. Grazie a questo incontro avvenuto la prima volta nel 2022 è nata questa possibilità. – dichiara Giovanni Piersanti, presidente della C.A.C. – Abbiamo scelto di essere capofila del progetto perché abbiamo visto la possibilità di inserirci come Organizzatori di Produttori per aumentare il lavoro dei nostri soci e di conseguenza portare più redditività nelle nostre campagne.

Il progetto non è stato costruito solo nell’ottica di essere finanziati dal PNRR ma bensì per rendere più efficienti le nostre imprese. Tant’è che tutte le imprese coinvolte sono già partite con gli investimenti”.

Attualmente, lo stabilimento C.A.C. di Cesena, è il primo in Europa per volumi e tecnologie nella lavorazione del seme. Inoltre, mette a disposizione un laboratorio certificato a livello internazionale tra i più avanzati, in grado di effettuare i test di analisi per definire la qualità del seme.

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Giancarlo Pergallini

Giancarlo Pergallini - Collaboratore

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