Cna Ferrara: migliore rete associativa
Cna Ferrara “migliore rete associativa” per Artigiancredito. Nel 2023 raddoppiato il budget dei finanziamenti bancari con garanzia ottenuti dalle imprese ferraresi
Nel 2023 Cna Ferrara è stata “la migliore rete associativa” dell’Emilia Romagna secondo Artigiancredito, il consorzio di garanzia a cui fanno riferimento, quasi per intero, i sistemi associativi di Cna e Confartigianato di Emilia-Romagna e Toscana. Il riconoscimento è stato consegnato al direttore di Cna Ferrara, Matteo Carion, in occasione del meeting organizzato da Artigiancredito a Livorno, lo scorso venerdì 2 febbraio.
Cosa ha fatto Cna per meritarselo? Spiega Carion: “Nell’arco del 2023 il nostro Servizio Credito, sfruttando le garanzie concesse dal consorzio, ha permesso a trenta aziende di ottenere finanziamenti bancari per oltre un milione di euro complessivi. Più del doppio dell’obiettivo che ci era stato assegnato a inizio anno, pari a soli 450mila euro. E’ il segnale che la collaborazione con Artigiancredito ha imboccato un percorso di crescita che sta riprendendo forza, dopo il crollo degli investimenti, e quindi delle richieste di finanziamento da parte delle imprese, seguito agli anni della pandemia”.
Il riconoscimento di Artigiancredito è stato condiviso con le due figure di riferimento del servizio credito di Cna Ferrara: Patrizia Barbieri (responsabile) e Marco Berti.
“I finanziamenti tramite garanzie del consorzio Artigiancredito – spiega Patrizia Barbieri – sono solo una parte della nostra attività. Nel 2023, per fare un esempio, si sono rivolte a noi circa 300 aziende, che grazie alle nostre consulenze hanno ottenuto finanziamenti bancari per venti milioni complessivi. Tuttavia, lo strumento dei consorzi di garanzia resta un valore aggiunto, soprattutto per sostenere l’accesso al credito delle imprese appena nate, e di tutte le aziende che non rientrano pienamente nei criteri di merito creditizio richiesti dalle banche”.
“E’ uno strumento la cui importanza è destinata a crescere nell’arco del 2024 – conclude Carion – a causa delle nuove norme per l’accesso al fondo centrale di garanzia, e agli adeguamenti delle regole sulla determinazione del merito creditizio”.