Confronto tra Confindustria e Banco BPM
Confindustria Emilia Area Centro e Banco BPM: un confronto sugli scenari futuri e una panoramica sul territorio modenese e sulle possibili evoluzioni macro e micro-economiche nei prossimi anni
Scenari macroeconomici in Italia ed Europa, confronto fra gli indicatori delle filiere di Modena e del resto del continente e politiche di credito ed ESG. Sono stati questi, ma non solo, gli argomenti affrontati nel corso dell’incontro con il management di Banco BPM in programma giovedì 17 ottobre presso la sede di Confindustria Emilia Centro a Modena. L’istituto di credito, infatti, è stato invitato a presentare in quest’occasione le sue previsioni di scenario per il futuro del mercato, con un focus sull’industria modenese, in ottica di evoluzione del ruolo delle banche nell’ambito della transizione green.
Il Responsabile dell’Ufficio Studi di Banca Aletti (la banca private e il centro di investimento del Gruppo Banco BPM) Alessandro Stanzini ha esordito portando una view sulle prospettive e gli scenari attesi di mercato, in un quadro geopolitico sempre più complicato. Secondo Stanzini “la minor pulsione della crescita che caratterizza l’economia globale si è accompagnata ad un generalizzato affievolimento delle pressioni inflazionistiche, fenomeno che ha consentito alle banche centrali di avviare una fase di allentamento monetario”.
L’idea prevalente emersa è che il ribasso dei tassi proseguirà nei prossimi mesi, prospettiva che ha spinto all’ingiù i rendimenti obbligazionari alimentando il rialzo delle quotazioni azionarie che prosegue da inizio anno con pochi tentennamenti, grazie alla presenza di un tenore di liquidità che neutralizza le fasi di stress.
Marco Sulpasso dell’Ufficio Studi di Banco BPM è entrato, poi, nel focus del territorio, andando a confrontare il trend dei distretti del modenese con i principali concorrenti a livello europeo: “Dal confronto emerge una buona redditività della Motorvalley, in controtendenza con i competitors”, ha spiegato Sulpasso. “Bene anche la Meccanica, seppur con l’export in contrazione. Ottimo il posizionamento del biomedicale, dove però ci sarebbero margini di miglioramento nella redditività.
Tiene la ceramica grazie al posizionamento su prodotti premium, anche se attanagliata dai costi di transizione energetica”. L’ottima qualità dei salumi di Modena si confronta soprattutto con il prodotto spagnolo, sempre più in difficoltà per l’emergenza climatica. Unico settore che evidenzia qualche segnale di criticità è il distretto carpigiano della maglieria, anche se in linea con il trend di settore.
Alessandro Piloni, Responsabile del Governo del Credito del Banco BPM ha, infine, offerto una panoramica di come impatterà la crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG) sulle politiche creditizie degli istituti di credito. Secondo Piloni “gli effetti del cambiamento climatico possono provocare impatti finanziari significativi sulle aziende: dai rischi fisici, al costo degli ETS, al rincaro delle fonti energetiche di origine carbon fossile, all’introduzione della nuova ecotassa CBAM da parte dell’UE e alla sempre maggiore attenzione degli investitori alla sostenibilità finanziaria delle imprese”.
Per tale motivo gli istituti di credito hanno dovuto innestare nel processo di concessione del credito i possibili impatti ESG, con verifiche e monitoraggio dell’impegno delle imprese affidate nella transizione green attraverso l’utilizzo di leve di mitigazione del rischio come coperture assicurative, piani di business continuity o interventi strutturali.
Il Responsabile dell’Area finanza d’impresa di Confindustria Emilia, Stefano Guidotti, ha sottolineato la resilienza delle imprese associate del territorio modenese e il loro impegno nell’utilizzare già da tempo le leve della sostenibilità. “I cambiamenti che sono in essere all’interno delle aziende incideranno su tutto il territorio e premieranno quelle imprese che punteranno su una strategia chiara e consapevole unita ad un forte impegno ambientale e sociale”.
In chiusura del confronto il responsabile della Direzione Territoriale Emilia Adriatica di Banco BPM Adelmo Lelli ha evidenziato il ruolo di banca del territorio di Banco BPM e quanto sia importante un gioco di squadra con Confindustria Emilia.
“Per fornire un supporto ancora più efficace al tessuto imprenditoriale locale” ha sottolineato Lelli, “gioca un ruolo decisivo il modello di servizio del nostro istituto, che vede i centri decisionali riportati sul territorio e quindi incrementando vicinanza, conoscenza e competenza. Per noi Modena e l’Emilia-Romagna sono aree altamente strategiche, pertanto, accompagnare la crescita del tessuto imprenditoriale locale diventa per noi una missione fondamentale”.