Cooperazione: rappresenta il 70% dell’economia imolese

Raffaele Mazzanti
La cooperazione rappresenta il 70% dell’economia imolese, lo dichiara Raffaele Mazzanti, presidente di Legacoop Imola, intervistato da Sabato Sera
Imola, un territorio compreso tra l’Emilia e la Romagna, che fa della cooperazione il suo principale driver del tessuto economico territoriale. Un quadro cooperativo fatto da tre grandi player internazionali come Cefla, Cooperative Ceramica e Sacmi che insieme ad altre cooperative di diversi settori rappresentano il 70% dell’economia del territorio imolese. Lo dichiara il presidente di Legacoop Imola Raffaele Mazzanti, intervistato dalla testata Sabato Sera, anch’essa realtà cooperativa imolese nell’ambito dell’editoria.
In questo periodo di chiusura dei bilanci quello che emerge dai dati delle cooperative è un quadro positivo. Nonostante le situazioni incerte degli anni passati come Covid, guerra e inflazione, i bilanci dimostrano una tenuta positiva in linea con le previsioni di budget.
Le difficoltà risultano su due fronti. Sulla situazione occupazionale a causa delle difficoltà a reperire alcune figure professionali e sulla situazione delle cooperative sociali: «La tenuta occupazionale è confermata nei numeri. Piuttosto il problema riguarda le difficoltà a reperire alcune figure professionali specifiche. Ad esempio, Cuti Consai fatica a trovare autisti qualificati per il suo lavoro. Questo quadro si riscontra anche in altri settori e noi lo abbiamo segnalato più volte» ha ricordato Mazzanti.
Per le cooperative sociali le difficoltà vengono dal costo dei servizi, non sempre adeguato agli appalti assegnati: «I rimborsi che arrivano dagli enti pubblici per le attività di welfare sono insufficienti a rendere sostenibile la loro attività.
Questo per via dell’aumento dei costi generali e anche perché ci sono state alcune situazioni critiche nell’assegnazione di appalti.
Le nostre cooperative stanno impegnando risorse proprie per conservare il livello dei contratti previsti e questo è alla lunga insostenibile» sottolinea Mazzanti evidenziando che le ricadute delle cooperative sociali non riguardano solo soci e imprese ma il sistema di welfare nel suo complesso: «Esiste un problema concreto per il sistema di welfare nel suo complesso, per la cura degli anziani, dei disabili e dei piccoli che sono i soggetti con cui le cooperative sociali lavorano e sono i soggetti più fragili della società.
Il sistema va ripensato anche alla luce delle dinamiche demografiche del nostro Paese. Un lavoro che spetta alla politica e alle istituzioni a cui noi potremmo dare un contributo di progettualità e di esperienza».
Dopo aver evidenziato le difficoltà sul fronte occupazionale e quello delle cooperative sociali, l’aspetto positivo sottolineato dal presidente di Legacoop Imola è quello degli investimenti.
Nonostante le incertezze causate dall’inflazione e dalla guerra in Ucraina, gli investimenti per le cooperative non si fermano. Un esempio è quello della nuova sede di Coop Reno costruita a Poggio Piccolo. Un centro direzionale innovativo costruito con i più alti standard di progettazione, secondo i criteri della sostenibilità e molto legato alla green economy.
Un altro aspetto positivo è quello che arriva dalle cooperative culturali del territorio. Un esempio è quello della cooperativa Hibou, che si occupa di progettazione e servizi culturali nell’ambito di musei, mostre, archivi, comunicazione multimediale e ricerca. Da poco ha ottenuto la commessa per riorganizzare l’archivio fotografico di Galleria Borghese a Roma. Una bella soddisfazione per una cooperativa composta da molti giovani e nata pochi anni fa, nel 2019.
LEGACOOP IMOLA IN BREVE
Legacoop Imola opera per valorizzare e diffondere l’esperienza cooperativa. Promuove lo sviluppo della cooperazione e della mutualità attraverso l’informazione, la comunicazione e la formazione cooperativa. Stimola inoltre i rapporti economici e solidaristici fra le cooperative associate e non. Rappresenta le cooperative imolesi nella relazione a tutti i livelli con le istituzioni pubbliche, le altre associazioni imprenditoriali, i sindacati e gli altri attori economici e sociali.