Emergenza casa in Emilia-Romagna
Emergenza casa in Emilia-Romagna: servono 546 milioni per gli interventi e un piano per mettere sul mercato alloggi di edilizia sociale a canoni di affitto accessibili
- Le proposte di Legacoop al Summit Europeo sulla Finanza per un’Abitazione Responsabile
- Una piattaforma finanziaria cooperativa per rispondere al bisogno abitativo
- Per realizzare alloggi a canone calmierato è necessario l’intervento della Bei
- Barbara Lepri: “L’obiettivo non è solo costruire nuove case, ma generare un impatto positivo duraturo, rigenerando le città e rafforzando il tessuto sociale”
Un piano per mettere sul mercato alloggi di edilizia sociale a canoni di affitto accessibili e proposte per superare le difficoltà di accesso ai finanziamenti per realizzare gli interventi. Sono stati i temi al centro del Summit Europeo sulla Finanza per un’Abitazione Responsabile, organizzato da Legacoop Abitanti e Housing Europe.
Il Summit ha coinvolto le Cooperative di Abitanti di Legacoop, i principali operatori dell’alloggio sociale pubblico e privato, le principali Istituzioni Finanziarie europee, tra cui Banca Europea degli Investimenti e la Banca del Consiglio di Europa e le massime Istituzioni Europee in rappresentanza del Parlamento e della Commissione Ue.
Legacoop Abitanti ha presentato la Piattaforma per l’Abitare, un progetto per aggregare risorse finanziarie europee con il supporto di BEI e CEB. Un’iniziativa che mira a ridurre il divario annuale di 57 miliardi di euro negli investimenti abitativi e promuovere alloggi sostenibili e inclusivi in linea con le priorità climatiche e sociali dell’Europa.
L’idea della Piattaforma Finanziaria è basata su un piano pluriennale e prevede la collaborazione tra risorse pubbliche e private, nazionali ed europee. L’obiettivo è realizzare alloggi a canoni calmierati: il progetto punta alla costruzione di 20.000 alloggi (40% del fabbisogno), con un costo totale di circa 4,96 miliardi di euro, supportato da una struttura finanziaria composta per il 34% da fondi pubblici e per il 66% da fondi privati. Il canone medio previsto sarà tra i 350 e i 450 euro al mese per appartamenti di 70 metro quadri.
Tra i partecipanti al summit anche Rossana Zaccaria, presidente di Legacoop Abitanti; Mario Nava, direzione Generale per l’Occupazione, gli Affari Sociali e l’Inclusione, Commissione Europea; Carlo Monticelli, governatore della Banca di Investimento del Consiglio d’Europa (CEB); Andrea Colantonio della Divisione Sviluppo Urbano della Banca Europea per gli Investimenti (BEI).
A rappresentare il settore abitativo di Legacoop Emilia-Romagna è stata Barbara Lepri, direttrice dell’associazione e coordinatrice di Legacoop Abitanti Emilia-Romagna.
Il contributo di Legacoop Abitanti Emilia-Romagna
Barbara Lepri, ha sottolineato il ruolo centrale delle cooperative come motore di innovazione sociale e strumento per promuovere queste soluzioni. “La cooperazione non è solo un modello economico, ma una risposta concreta alla crisi abitativa – ha dichiarato Lepri – In Emilia-Romagna abbiamo realizzato oltre 50.000 alloggi destinati alla vendita o all’affitto a termine e gestiamo un patrimonio di oltre 7.000 abitazioni a proprietà indivisa, garantendo accessibilità economica e una rigenerazione costante del patrimonio immobiliare.
È un modello che oggi proponiamo a livello europeo per affrontare una sfida che riguarda tutti”. Ad oggi, il valore degli immobili delle cooperative è di 784 milioni di euro, con una base sociale di oltre 84.000 soci. Inoltre, il 60% degli alloggi di edilizia residenziale sociale dell’Emilia-Romagna appartiene a cooperative a proprietà indivisa, che garantiscono un accesso abitativo a costi significativamente inferiori rispetto al mercato.
Il valore medio del canone degli alloggi assegnati dalle cooperative a proprietà indivisa nelle grandi città è del 60% inferiore ai valori di mercato: mentre il canone medio di mercato è di 156 euro/mq annuo, le cooperative offrono canoni medi di 62 euro/mq annuo. Questo modello consente a migliaia di persone di accedere a un’abitazione dignitosa a costi sostenibili.
Programmi per il futuro e collaborazione con la BEI
Legacoop Abitanti ha presentato un piano ambizioso per la realizzazione di nuovi alloggi sociali. Secondo uno studio ART-ER, in Emilia-Romagna ci sono 64.703 famiglie in affitto senza proprietà, di cui 6.638 spendono oltre il 30% del loro reddito per il canone, segnalando un fabbisogno urgente di edilizia residenziale sociale. “Questi dati ci indicano che il fabbisogno abitativo è urgente e riguarda non solo le fasce più fragili, ma anche quella fascia grigia di lavoratori, studenti e giovani che faticano a trovare alloggi a prezzi accessibili”, ha aggiunto Lepri.
Per rispondere a queste esigenze, è stato stimato un fabbisogno finanziario di 546 milioni di euro, per il quale Legacoop Abitanti ha proposto alla Bei (Banca Europea per gli Investimenti) di attivare finanziamenti a lunga durata, 40-50 anni, a tassi fissi. Questi fondi permetterebbero di costruire nuove abitazioni, riqualificare quelle esistenti e sostenere la rigenerazione urbana, nel rispetto del principio di saldo zero nel consumo di suolo.
“In rappresentanza delle cooperative di abitanti di Legacoop Emilia-Romagna, abbiamo proposto alla BEI di sostenere questo piano con finanziamenti garantiti da una partnership pubblico-privata – ha spiegato Lepri – L’obiettivo è non solo costruire nuove case, ma generare un impatto positivo duraturo, rigenerando le città e rafforzando il tessuto sociale”.