• 15/10/2024

Emilia-Romagna, polo di innovazione globale

 Emilia-Romagna, polo di innovazione globale

La Torre dell’Orologio del Municipio di Bologna

La Regione Emilia-Romagna può contare su un ecosistema dell’innovazione tra i più sviluppati al mondo

L’Emilia-Romagna è la prima regione in Italia e ventunesima al mondo per innovazione: lo stabilisce la nuova edizione 2023 del “Transatlantic Subnational Innovation Competitiveness Index 2.0”, studio elaborato da vari centri di ricerca, tra cui l’Istituto italiano per la Competitività (I-Com).

Lo studio prende in considerazione 13 indicatori raggruppati in 3 cluster tematici: economia della conoscenza e competenze della forza lavoro, globalizzazione e capacità di innovazione. Per quanto riguarda il primo ambito tematico, vengono presi in considerazione indicatori che misurano il livello di istruzione della forza lavoro, l’incidenza degli stranieri tra i lavoratori della conoscenza, l’occupazione in attività professionali, tecniche e scientifiche e la produttività del settore manifatturiero.

Con riferimento al tema della globalizzazione, invece, gli indicatori analizzati si riferiscono alle esportazioni di prodotti ad alta tecnologia e gli investimenti diretti esteri in entrata. La capacità innovativa viene invece misurata attraverso una batteria di indicatori che include, ad esempio, le spese e gli addetti in ricerca e sviluppo, la produzione di brevetti, gli investimenti in capitale di rischio.

Nei tre ambiti tematici, l’Emilia-Romagna evidenzia un migliore posizionamento relativo per quanto riguarda la globalizzazione e la capacità di innovazione (21° posizione in entrambi i cluster), mentre si colloca solo al 48° posto con riferimento alle competenze della forza lavoro.

L’Emilia-Romagna “strong innovator” secondo la Commissione Europea

Altra classifica, altro primato: il Regional Innovation Scoreboard 2023 (RIS) elaborato dalla Commissione Europea conferma l’Emilia-Romagna come “strong innovator” con il punteggio più alto in Italia. Sebbene l’Italia sia ancora considerata un “moderate innovator” a livello nazionale, l’Emilia-Romagna è inclusa tra le regioni europee all’avanguardia nel benchmarking regionale.

Il rapporto considera anche il cambiamento della performance negli anni. Le prestazioni dell’UE sono aumentate di 8,5 punti durante il periodo di riferimento di 8 anni (2016-2023). Nello stesso periodo l’Emilia-Romagna è cresciuta del 15,8 per cento, un valore superiore alla media UE.

L’indice di Innovazione Regionale è un indicatore composito, che si basa sullo stesso quadro metodologico dell’indice di innovazione sul livello nazionale (EIS – European Innovation Scoreboard), ma che considera un numero inferiore di indicatori a causa della minore disponibilità di dati a livello regionale (21 indicatori rispetto ai 32 dell’EIS).

Per quantificare l’indice si considerano: il contesto, gli investimenti, le attività innovative e l’impatto che hanno avuto.

ART-ER al centro dell’ecosistema dell’innovazione

I risultati enunciati si devono allo sviluppo di un vero e proprio ecosistema regionale dell’innovazione, promosso dalla Regione Emilia-Romagna in collaborazione con università, centri di ricerca, sistema camerale, parti sociali e amministrazioni locali.

Al centro di questo ecosistema c’è ART-ER Attrattività Ricerca Territorio, la società consortile dell’Emilia-Romagna nata per favorire la crescita sostenibile della regione attraverso lo sviluppo dell’innovazione e della conoscenza, l’attrattività e l’internazionalizzazione del sistema territoriale.

La società ha il compito di agevolare il dialogo tra i soggetti pubblici e privati, sostenere le start up e le imprese innovative, partecipare a reti nazionali, europee e internazionali, elaborare ricerche sugli asset territoriali, economici e sociali del territorio.

ART-ER coordina una rete di 11 cluster, definiti come luoghi di incontro e confronto dove centri di ricerca, imprese ed enti di formazione lavorano in squadra, secondo il modello dell’open innovation, condividendo idee, competenze, risultati e moltiplicando le proprie opportunità di crescita.

Altro componente fondamentale dell’ecosistema dell’innovazione in Emilia-Romagna è la Rete Alta Tecnologia, che con i suoi laboratori di ricerca industriale e i Centri per l’Innovazione localizzati nei Tecnopoli presenti sul territorio, fornisce competenze, tecnologie, soluzioni e strumentazioni per l’innovazione delle imprese.

La Rete aggrega organizzazioni pubbliche e private accreditate, università e centri di ricerca. Nel 2022 la Rete Alta Tecnologia contava su 106 strutture di ricerca, tra laboratori e centri, e 1600 ricercatori. La Rete dei Tecnopoli è costituita da 11 infrastrutture, dislocate in 20 sedi sul territorio dell’Emilia-Romagna, che ospitano e organizzano attività e servizi specializzati a supporto dell’innovazione delle imprese, delle persone e del territorio.

Eccellenza di livello internazionale, il Tecnopolo di Bologna Data Valley Hub ospita alcuni dei più potenti High Performance Computer al mondo, ed è il riferimento internazionale per il supercalcolo, i big data e l’intelligenza artificiale, con applicazioni nell’ambito scientifico e tecnologico.

Proprio qui, a novembre 2022, è stato inaugurato il supercomputer Leonardo, un’infrastruttura gestita da Cineca che garantirà l’80 per cento della potenza di calcolo italiana e oltre il 20 per cento di quella europea. Leonardo è stato recentemente classificato come il quarto supercomputer più potente al mondo ed è destinato a progetti di ricerca, uso scientifico e accademico e applicazioni industriali.

Per esempio, contribuirà alla mitigazione e gestione di rischi dovuti a situazioni estreme, eventi naturali, terremoti, eventi vulcanici, inondazioni improvvise e nella lotta contro le situazioni pandemiche e le epidemie. Tra le principali iniziative di ART-ER c’è anche EmiliaRomagnaSTARTUP, una rete dedicata a start up e aspiranti imprenditori con idee di business innovative.

Lanciata nel 2011, EmiliaRomagnaSTARTUP ha dato vita a una community di 450 start up innovative e 80 organizzazioni.

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Giulia Baglini

Giornalista specializzata sui temi dell’innovazione e della sostenibilità

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