FT per l’edilizia del futuro

Da oltre 50 anni FT porta innovazione nel settore edile, con soluzioni progettate per semplificare il lavoro e migliorare l’efficienza. Ne parliamo con Marco Galavotti, direttore commerciale, per scoprire come ricerca e sviluppo guidano l’azienda verso il futuro
FT nasce nel 1969 come FiloTecnica, grazie a Ondino Minari, precursore delle tecnologie applicate nel mondo edile, mente brillante e lungimirante che ha portato piccole e grandi innovazioni volte a migliorare e semplificare il lavoro dell’operatore nell’edilizia. Se fosse nata cinquant’anni fa avrebbe avuto le carte in regola per essere
definita una start up di successo, per la sua vocazione all’innovazione. Abbiamo esplorato questa attitudine volta al progresso durante l’intervista al direttore commerciale, Marco Galavotti.
Di cosa si occupa FT e qual è la sua filosofia?

«FT si occupa da sempre di utensili e attrezzature per il mondo dell’edilizia. Nasce come produttore della bobina del filo cotto, un prodotto per cui deteniamo ancora il primato e il brevetto.
Ondino Minari, fondatore dell’azienda Filo Tecnica poi diventata FT e purtroppo mancato recentemente, ha sempre posto al centro della sua attività l’obiettivo di fornire prodotti in grado di assicurare al cliente risparmio di tempo e di denaro. La bobina del filo cotto è il primo esempio di questa filosofia: è un filo di ferro arrotolato, utilizzato dai “ferraioli” prima della gettata di cemento per legare tra loro le barre metalliche.
Questa semplice invenzione ha migliorato notevolmente la pratica della legatura, rendendola più veloce e minimizzando le inefficienze derivanti dall’arrotolamento del filo su sé stesso.
Negli anni l’azienda guidata da Roberto e Ornella Minari – figli del fondatore Ondino Minari –, composta da una cinquantina di dipendenti a cui si affianca la rete degli agenti, ha ampliato la sua gamma prodotti a tutta l’attrezzatura necessaria nel mondo edile, ma l’intento di offrire sempre soluzioni innovative resta il comune denominatore: FT non solo propone prodotti nuovi, ma è anche alla costante ricerca di miglioramenti applicabili a quelli esistenti.
Questa attitudine riassume la nostra mission, volta a migliorare l’esperienza del cliente sia dal punto di vista dell’utilizzo sia da quello economico, inteso in particolare come minimizzazione dei tempi delle lavorazioni».
Come perseguite questi obiettivi?
«La principale caratteristica, che ci differenzia dai competitor, è il nostro reparto di ricerca e sviluppo dove, a differenza dei grossisti, progettiamo i nostri prodotti. Per noi l’innovazione non è solamente offrire sul mercato un prodotto completamente nuovo, ma anche migliorare i prodotti esistenti minimizzando le inefficienze.
Spesso l’innovazione intesa come miglioramento di ciò che esiste è più sfidante dell’invenzione di un prodotto originale, e per questo la nostra R&D rappresenta circa il 20 per cento della forza lavoro e ad essa destiniamo quasi completamente i nostri investimenti.
Un altro aspetto su cui riteniamo sia importante innovare è l’estetica dei nostri prodotti. In particolare, per i dispositivi di protezione individuale e collettiva, riteniamo che un design ricercato sia il giusto “packaging” per prodotti efficaci, efficienti e affidabili: infatti alcuni di essi, come per esempio le linee vita e i parapetti, sono ben visibili ed è importante che si inseriscano armoniosamente negli edifici in cui sono installati.
Sicuramente l’attenzione all’estetica dei nostri prodotti rappresenta un importante fattore di riconoscibilità di FT all’interno del settore in cui operiamo».
Come affrontate i temi della sostenibilità e della flessibilità del lavoro?
«Per quanto riguarda la sostenibilità dei materiali impiegati, la nostra possibilità di spaziare è fortemente limitata dalle normative vigenti, che fissano parametri molto rigidi.
Abbiamo invece da tempo intrapreso un percorso volto al risparmio energetico: il nostro impianto fotovoltaico ci rende quasi autosufficienti, mentre l’installazione del riscaldamento a pavimento, non solo negli uffici ma anche nei magazzini, ha unito al risparmio energetico il miglioramento del benessere dei nostri operatori.
La flessibilità del lavoro è al momento un’esigenza non particolarmente sentita: i nostri collaboratori spesso abitano nelle vicinanze dell’azienda e comunque svolgono prevalentemente attività che richiedono la presenza e sono vincolate a fattori esterni, come per esempio gli orari di spedizione dei corrieri».
L’intelligenza artificiale è stata integrata nei vostri processi aziendali?
«La stiamo osservando con grande attenzione e sperimentando a piccole dosi, convinti che possa offrire vantaggi di vario genere. Il primo test già avviato riguarda l’analisi dei dati di vendita, dove stiamo procedendo in parallelo con l’analisi tradizionale, per verificare l’attendibilità dello strumento utilizzato. Potenzialmente l’utilizzo della IA potrebbe consentire anche la previsione degli andamenti del mercato».
La vostra offerta si compone unicamente di prodotti?
«Certamente no, siamo consapevoli che offrire il solo prodotto è sempre meno efficace, quindi riteniamo indispensabile offrire anche servizi. Lo facciamo già da tempo, e anche in questo siamo stati innovatori. FT si rivolge alle rivendite specializzate nei materiali edili, spesso organizzate con piazzali esterni e un magazzino non razionalizzato.
Quali fornitori di prodotti complementari, ci siamo resi conto che l’allestimento all’interno di questi magazzini di un punto vendita organizzato per famiglie di prodotto raccolte in espositori favorisce l’orientamento del cliente. Per migliorare ulteriormente l’esperienza, abbiamo investito nello studio di packaging multifunzione: tutti i nostri prodotti hanno descrizioni chiare e sono dotati di un QR Code che fornisce immagini e video per illustrare l’utilizzo.
Inoltre, il packaging è concepito con dimensioni perfette per essere inserito negli scaffali: le nostre confezioni sono pretagliate e, asportando semplicemente una parte, possono essere collocate sugli scaffali e fungere da espositore, con un notevole risparmio nell’allestimento.
Inoltre, per i prodotti come i dispositivi di protezione individuale e collettiva, forniamo il servizio di assistenza periodica, che il cliente può scegliere di affidare a noi. Infine, senza per ora anticipare il futuro, alcuni sviluppi derivanti dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale potrebbero essere impiegati anche per offrire nuovi servizi ai clienti».
Come gestite la formazione del vostro personale?
«Per noi la formazione si divide in due categorie: la prima è quella che quasi diamo per scontata, ed è la formazione della nostra rete di vendita, formata da circa 60 agenti che operano prevalentemente sul territorio nazionale, anche se abbiamo già raggiunto alcuni clienti internazionali e stiamo lavorando per espandere questo mercato.
La seconda categoria è composta dai nostri clienti e dagli installatori: siamo infatti consapevoli dell’importanza di competenze sia in materia normativa sia della formazione specifica su ogni singolo prodotto. Se prendiamo come esempio un tetto su cui installare un parapetto, è facile capire che esistono innumerevoli tipi di tetto, differenti per materiali, inclinazione, estensione.
La conoscenza specifica del prodotto e di come è stato progettato, permette di utilizzarlo nel modo più efficiente e nella maniera più sicura ed efficace».
Come promuovete i vostri prodotti e servizi?
«Il principale canale di promozione è il lavoro quotidiano svolto dai nostri agenti. Abbiamo poi i nostri canali digitali e stiamo esplorando la possibilità di essere presenti su canali specializzati, che possano parlare dei nostri prodotti. Una grande “scoperta” è stata l’apertura del nostro canale TikTok, avvenuta all’inizio del 2025 e dove pubblichiamo i case history dei nostri clienti. A pochi giorni dalla sua nascita, abbiamo ricevuto un’importante richiesta di preventivo, e non posso negare che ne sono rimasto molto sorpreso, ma anche in questo siamo aperti all’innovazione, e quindi motivati a utilizzare i nuovi canali per raggiungere i clienti».