I Ricci Hotels festeggiano 70 anni
I Ricci Hotels festeggiano 70 anni e svelano una bella storia di ospitalità in Romagna. Nel 1954 Augusto Ricci anticipava un modello di soggiorno che ha reso celebre la Riviera Romagnola
Celebrano 70 anni e un pezzo, importante, della storia del turismo nella Riviera Romagnola, i Ricci Hotels, Family Resort e Bike Hotel di Cesenatico (FC). Tutto è cominciato con nonno Augusto Ricci. Nel 1954, mentre la Riviera Adriatica era ancora tutta da scoprire, ebbe l’intuizione di proporre un nuovo modello di soggiorno per accogliere vacanzieri alla ricerca di relax e spensieratezza in riva al mare.
Vendette un palazzo storico a Savignano sul Rubicone e comprò a Cesenatico la pensione “La Sportiva”. Sono nati così i Ricci Hotels, oggi moderni alberghi di design a due passi dalle spiagge, e con diverse soluzioni di soggiorno, cinque strutture di cui 4 vicino al mare: l’Hotel Sport, l’Hotel Valverde, l’Hotel Nettuno, Villa Mia, e il cascinale di campagna Podere la Fattoria di Canonica a Sant’Arcangelo di Romagna (RN).
«Nonno Augusto andava a fare promozione in spiaggia con i turisti tedeschi, con i quali riusciva a parlare affabilmente, avendo lavorato in Germania nel primo dopoguerra e conoscendo bene la lingua – raccontano i nipoti Giuseppe e Clemente Ricci, oggi titolari dei Ricci Hotels –. Lui sapeva stare tra la gente strappando sorrisi con il sorriso, e attirò a sé una bella schiera di turisti pionieri che in quegli anni di ricostruzione iniziavano a scoprire l’Adriatico. Costruiva solide relazioni umane e tanti visitatori tornavano anno dopo anno.
Ancora oggi le relazioni nei Ricci Hotels hanno un profondo significato». Il 1954 rappresenta per i Ricci Hotels l’inizio di un percorso nell’accoglienza turistica che avrebbe lasciato il segno.
Nel 1955 alle 8 camere iniziali de “La Sportiva”, si aggiunse un altro piano, fino ad arrivare a 30 camere tutte con bagno privato e balcone. E qualche tempo più tardi, nel 1963, nonno Augusto fu nominato “Cavaliere della Repubblica Italiana” al merito per essere stato uno dei protagonisti del fenomeno turistico in Romagna. Era un nonno social.
«I vacanzieri venivano a trovarci ogni anno nello stesso periodo e ritrovavano gli stessi amici dell’anno prima – raccontano i fratelli Ricci -. Erano gli anni della Dolce Vita e c’era voglia di stare insieme come in una grande famiglia». Nel 1972, il testimone passò a Giancarlo e Marisa Ricci (premiati poi per i risultati raggiunti come Cavaliere e Ufficiale al merito della Repubblica Italiana nel 1989) che ingrandirono la struttura dando origine all’Hotel Sport, il primo di Cesenatico ad avere una grande piscina e, l’anno successivo, con 50 camere.
Idearono anche le gite fuori porta, affittando un castello sulle colline romagnole per far vivere ai turisti esperienze diverse a base di cibo e buon vino. Questo stesso spirito lo si ritrova nell’azienda agricola La Fattoria di Canonica, circondata da vigneti ed uliveti, che la famiglia acquistò e che oggi è meta di soggiorno in campagna e di attività nella natura per i visitatori.
Alle soglie degli anni ’80 – nel 1979 – Giancarlo e Marisa comprarono anche l’Hotel Valverde, storico albergo fronte mare, che arricchirono di servizi innovativi come il primo campo da squash all’aperto e la piscina più ampia di tutta Cesenatico. Negli anni successivi sarebbe diventato il grande complesso denominato Hotel Valverde & Residenza.
Anche l’Hotel Sport è stato ampliato e la vecchia pensione è diventata una moderna Residenza con un totale di 100 fra camere e appartamenti. Altro fortunato acquisto l’Hotel Nettuno, nel 2010, totalmente ristrutturato nello stile delle case degli Hamptons e romanticissimo.
«È stato un lungo cammino fatto di continui ampliamenti, ristrutturazioni e nuovi servizi per stare al passo dei tempi e anticipare i desideri dei clienti – dice Giancarlo Ricci che all’età di 86 anni è ancora buon consigliere -. Ricordo sempre una nostra cara cliente ticinese, che ci ha frequentato per quasi 50 anni, che mi diceva: lei Giancarlo ha la malattia del mattone. In effetti è così, ma se si vuole stare sul mercato da protagonisti serve innovazione e le strutture vanno rinnovate continuamente. Ed è quello che ho insegnato ai miei figli».
Oggi la famiglia Ricci è pronta per affrontare una nuova grande sfida. «Abbiamo rilevato una colonia abbandonata da anni (la Santa Monica), con una spiaggia privata di 3000 mt., per realizzare un albergo direttamente sulla spiaggia, in una grande area e con servizi innovativi; un progetto di rigenerazione urbana dopo anni di degrado e abbandono», raccontano Giuseppe e Clemente. Intanto è stata inaugurata la nuova spiaggia privata, Ricci Beach, attrezzata con giochi in legno e palestra, nuove cabine, campo da beach volley/beach tennis, grandi spazi fra gli ombrelloni.
La famiglia Ricci continua il suo viaggio contemporaneo nell’ospitalità, celebrando 70 anni di accoglienza turistica fatta di grande attenzione per le persone, sia verso i clienti che i collaboratori. «Oggi, che i nostri 5 figli si stanno preparando per la 4° generazione – concludono i fratelli Ricci – cerchiamo nelle nostre strutture di esprimere lo stesso senso di accoglienza delle origini, che fa sentire gli ospiti parte della famiglia».