Il percorso di Search On Media Group nel mondo digitale
Con Cosmano Lombardo, Ceo di Search On Media Group e ideatore del WMF, abbiamo esplorato il percorso dell’azienda fondata nel 2007
Nel 2007, tre visionari dell’era digitale, Cosmano Lombardo, Giorgio Taverniti e Andrea Pernici hanno fondato Search On Media Group. La loro iniziativa è stata pionieristica, poiché il digitale, in quel periodo, non aveva ancora acquisito la rilevanza attuale.
«In quel periodo vedevamo che c’era un bisogno non soddisfatto, abbiamo avuto la capacità di recepire un’esigenza – ci racconta Cosmano Lombardo, Ceo Search On Media Group (sito web) e ideatore del WMF, Fiera Internazionale e Festival sull’Innovazione Tecnologica e Digitale –.
Da questo è nata l’idea di iniziare a fare formazione. Non avevamo un business plan, non c’era un pitch. Fosse arrivato un investitore al suo tempo probabilmente non ci avrebbe dato nessun credito.
Noi semplicemente avevamo un’idea, la passione e la voglia di realizzarla concretamente ed è quello che ci ha mosso: il desiderio di fare qualcosa di utile per gli altri, per la società, per il nostro paese. E in realtà è quello che ci continua a spingere ancora oggi».
Search On Media Group è strutturato in diverse business unit. La consulenza su digital strategy e AI strategy ha trovato spazio tra le grandi aziende come Max Mara e Benetton. Inoltre, l’organizzazione di eventi per i clienti e la promozione di start up italiane e internazionali hanno arricchito il portafoglio dell’azienda.
Tra gli eventi che organizzano, il principale è il WMF – We Make Future, un acceleratore di cultura, formazione e innovazione, che si designa come strumento al servizio della società, creando una connessione tra l’Italia e il resto del mondo.
Quello del WMF è un format unico, che nell’arco di tre giorni e con oltre 100 eventi unisce area fieristica, formazione, incontri B2B, networking, cultura, concerti, show e intrattenimento. L’idea alla base del festival è quella di creare il futuro. Ma perché la scelta di farlo proprio mediante la forma di un festival?
«I concetti alla base di festival sono quelli che oggi vengono chiamati infotainment e edutainment: il fatto di formarsi e divertirsi allo stesso tempo – ci spiega Lombardo –. Abbiamo anche altri metodi formativi, ma questo è quello principale per noi proprio perché lo viviamo come un momento di gioia, un’occasione di condivisione e celebrazione. Lo facciamo con il WMF, ma anche con l’AI Festival».
Difatti, questo format in cui si mischia informazione, educazione e intrattenimento ha reso la formazione più accessibile e coinvolgente per un pubblico ampio. Inoltre, la prossima edizione del WMF promette di essere un’esperienza unica, con una nuova location e una varietà di temi che riflettono l’evoluzione dell’azienda e del contesto digitale.
Parlando di start up, Lombardo sottolinea l’importanza di una consapevolezza culturale italiana nel contesto imprenditoriale. Sebbene il sogno americano possa ispirare, l’adattamento alle specificità italiane è essenziale per il successo.
L’open innovation è diventata una pratica diffusa, con le aziende che guardano alle start up come fonte di innovazione e collaborazione. Tuttavia, nonostante i progressi, l’Italia rimane indietro a livello legislativo e di finanziamento.
Questa situazione evidenzia la necessità di un impegno più forte per completare il processo di digitalizzazione e sviluppare un piano unico per la trasformazione digitale e l’intelligenza artificiale: «Dobbiamo maturare. Più lento è il percorso e più si radica all’interno. Le cose che prendono piede poi tanto facilmente spariscono. Invece, su questo, stiamo usando molta coscienza», afferma Lombardo.
Per quanto riguarda la digitalizzazione, invece, a che punto siamo in Italia? «Con il Covid, ci siamo ritrovati tutti a concentrarci sulla digitalizzazione, ma non sull’intelligenza artificiale, o almeno non quanto avremmo dovuto. Abbiamo perso di vista l’importanza di altre sfide cruciali come la sostenibilità ambientale e il cambiamento climatico.
È come se avessimo dimenticato di completare il puzzle della trasformazione digitale. Ora, più che mai, dobbiamo prestare attenzione. L’intelligenza artificiale sta accelerando il processo, ma rischiamo di commettere errori irreparabili se non ci concentriamo su un approccio unitario. Abbiamo bisogno di un piano unico di trasformazione digitale e di investire nelle persone e nelle aziende che comprendono veramente l’importanza di questo processo».
L’auspicio di Lombardo è, quindi, che siano le start up e le imprese a concretizzare questo processo di trasformazione digitale. Per i giovani imprenditori che vogliono intraprendere un percorso nel digitale, Cosmano Lombardo consiglia di formare un team diversificato e di sperimentare senza timore.
Search On Media Group rappresenta un esempio di successo nel mondo della formazione digitale e della promozione dell’innovazione in Italia e oltre. La loro storia dimostra come la passione, la visione e la perseveranza possano trasformare un’idea in un movimento che ispira e forma le generazioni future.
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