• 15/10/2024

Imprese: 480.000 euro per la transizione digitale

 Imprese: 480.000 euro per la transizione digitale

Imprese: 480.000 euro per la transizione digitale

Tra le spese ammissibili, quelle per la manifattura avanzata, la cybersecurity e lo sviluppo di piattaforme di e-commerce
Premialità per le imprese femminili, giovanili e per quelle in possesso del rating di legalità

Prenderà il via venerdì 20 ottobre il bando della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna per l’acquisto di servizi di consulenza, formazione e tecnologie in ambito 4.0 nei processi produttivi e organizzativi, nei prodotti e servizi, nelle catene di distribuzione e vendita e nelle relazioni con i diversi attori delle filiere. 480.000 euro le risorse stanziate dall’Ente di viale Farini per il sostegno alla transizione digitale delle imprese ferraresi e ravennati: un nuovo, attesissimo intervento, dunque, quello della Camera di commercio che, a soli cinque mesi dall’accorpamento, ha già investito più di due milioni di euro per sostenere le imprese nella ripartenza.

Una misura a supporto, in particolare, delle piccole e medie imprese per accrescerne la competitività a livello nazionale e internazionale, promuovendo sia la fase di progettazione sia quella di realizzazione e adozione di soluzioni innovative in campo digitale. Sono inoltre previste premialità, in particolare per le imprese femminili, giovanili e per quelle in possesso del rating di legalità.

“Adattarsi velocemente al cambiamento, trasformando le minacce in opportunità, diventa l’imperativo categorico per un approccio innovativo quale arma vincente per portare l’impresa a livelli sempre più avanzati, differenziati ed anticipatori rispetto alle posizioni della concorrenza e alle esigenze del mercato”.

Così il presidente della Camera di commercio, Giorgio Guberti, che ha aggiunto: “La crescente competitività, i tempi di fornitura sempre più corti, le richieste sempre più esigenti dei clienti richiedono alle aziende di migliorare continuamente i processi di organizzazione e di produzione.

Ma come può un’impresa agire in modo più veloce, flessibile ed efficiente rispetto alla sua concorrenza? La risposta è: “Non lavorare di più, ma diversamente”: attraverso l’implementazione di processi innovativi si incrementa la produttività, si riducono i costi e allo stesso tempo aumenta la qualità dei servizi attraverso un forte orientamento alla clientela”.

Tra le spese ammissibili previste dal bando, che aprirà i battenti alle ore 10.00 del 20 ottobre e fino alle ore 12.00 del 20 novembre prossimo, quelle per la robotica avanzata e collaborativa; manifattura additiva e stampa 3D; soluzioni di cyber security e business continuity, soluzioni tecnologiche digitali di filiera e per il coordinamento dei processi aziendali, sistemi di e-commerce. Particolare attenzione sarà rivolta anche a progetti per lo sviluppo di modelli produttivi green driven, orientati alla qualità e alla sostenibilità.

Beneficiarie dei contributi, la cui intensità sarà del 50% rispetto alle spese con un tetto massimo di 5.000 euro, sono le micro, piccole e medie imprese attive, che abbiano la sede legale e/o unità locali interessate dagli investimenti nella provincia di Ferrara e Ravenna e che siano in possesso dei requisiti previsti dal bando. Per tutte le informazioni sul bando è possibile rivolgersi all’Ufficio Punto impresa digitale della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna (e-mail pid.fe@ra.camcom.itpid.ra@fera.camcom.it sito www.fera.camcom.it).

Secondo una recente indagine della Camera di commercio, sale il livello di maturità digitale delle imprese ferraresi e ravennati (le principali scelte di investimento sono andate in nuove linee di produzione, o nella sostituzione delle stesse: 10,5%; nella formazione del personale: 11%; nella strumentazione informatica: 12% e mella ricerca e sviluppo: 6%) ma la strada verso la digital transformation è ancora lunga.

Del resto – evidenzia l’Ente di Viale Farini – anche quest’anno si registra un forte disallineamento tra domanda e offerta di lavoro in campo digitale. Lo sviluppo tecnologico sta incidendo, infatti, anche sulle competenze richieste ai lavoratori: in futuro, ad oltre 9 profili su 10 sarà associata la richiesta di competenze 4.0.

 

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