In provincia di Reggio Emilia 10.000 nuovi contratti di lavoro in un trimestre
Sono ancora in netta ascesa i nuovi contratti di lavoro previsti nella provincia: nel trimestre febbraio-aprile, infatti, si dovrebbe arrivare a 10.000 nuovi ingressi, con un incremento del 69% – corrispondente a 4.080 unità in più – rispetto allo stesso periodo del 2021. Già nel mese di febbraio, gli ingressi previsti erano 3.380 con 1.430 unità in più rispetto al febbraio 2021 e un incremento del 73%.
I dati, elaborati dal Sistema informativo Excelsior – gestito da Unioncamere-ANPAL – in collaborazione con l’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia, registrano quindi un ulteriore miglioramento dell’andamento del mercato del lavoro reggiano, dimostrato anche dal fatto che cresce di tre punti percentuali la quota delle imprese che attiveranno nuove assunzioni nel mese di febbraio, portandosi dal 9% al 12%.
Le assunzioni previste sono caratterizzate dalla prevalenza di contratti a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita che raggiungono la quota del 72%, seguiti dai contratti stabili, in una percentuale del 28%.
Delle oltre 3.000 offerte di lavoro previste per il mese di febbraio, il 16% (540 posizioni) era rivolto a candidati con titolo di laurea, 860 accessibili a candidati col diploma e 770 rivolti a soggetti con qualifica di formazione o diploma professionale; continuano comunque a crescere anche le opportunità per i soggetti che non hanno alcun titolo di studio (34% delle entrate previste).
Le previsioni d’entrata evidenziano una concentrazione rilevante (56%) nel settore dei servizi, con 1.880 unità (840 ingressi in più rispetto ad un anno fa), seguite dall’industria con 1.500 nuove entrate (590 ingressi in più). Estendendo l’analisi alle previsioni per il trimestre febbraio-aprile 2022, si osserva un incremento di 2.800 unità nei servizi e di 1.280 unità nell’industria rispetto allo stesso trimestre del 2021, che aveva sancito un deciso miglioramento rispetto al 2020, ma non aveva del tutto recuperato i valori dell’ultimo anno prima della pandemia.
La crescita della domanda di personale è diffusa in tutti i settori, segno di come il mercato del lavoro locale stia recuperando molto rapidamente quanto perso durante la pandemia. Il recupero, misurato in termini di crescita rispetto a febbraio 2021, vede al primo posto il comparto di servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici con 470 entrate previste rispetto ai solo 160 nuovi ingressi del febbraio 2021; il dato è particolarmente significativo se si considera che anche nel 2021 – a differenza di altri comparti – la ricerca di candidati in questo comparto era andata molto a rilento.
A seguire il commercio (310 nuovi contratti, +94%) l’industria meccanica ed elettronica (450, +73%), l’industria metallurgica e prodotti in metallo (360, +71%), i servizi alle imprese (750, +53%).
In più della metà dei casi, il 52%, le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati. Le figure per cui le imprese trovano più complessità in sede di selezione sono: specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche (con difficoltà di reperimento nel 94% dei casi), conduttori di mezzi di trasporto (84%), operai specializzati in altre attività industriali (69%), operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici (68%).