Indagine Congiunturale Unindustria Reggio Emilia
Indagine Congiunturale Unindustria Reggio Emilia: dati del secondo e previsioni sul terzo trimestre 2023
L’industria manifatturiera reggiana chiude il secondo trimestre 2023 con attività produttiva e commerciale in moderato calo rispetto ai livelli rilevati nello stesso periodo del 2022.
Secondo i risultati dell’Indagine Trimestrale di Unindustria Reggio Emilia, la produzione industriale ha registrato una flessione dello 0,6%.
Il dato medio riflette dinamiche molto simili tra i diversi settori dell’economia, che hanno fronteggiato un quadro congiunturale in progressivo deterioramento.
In flessione l’attività commerciale complessiva nel periodo aprile-giugno: l’andamento delle vendite reali ha registrato una flessione dell’1,9% rispetto allo stesso periodo del 2023, con una marcata contrazione sul mercato interno (-2,6%) e una modesta crescita sul mercato estero (+0,6%).
Nella media del trimestre i livelli occupazionali sono risultati stabili.
A giugno si delinea un raffreddamento delle attese per i prossimi mesi spiegato dal rallentamento nell’Eurozona e negli USA e dalla debole ripartenza della Cina. Le previsioni sulla produzione sono orientate, infatti, a un ulteriore peggioramento del quadro congiunturale a breve termine, con una flessione della quota di aziende interessate da aumenti della produzione (14,9% contro 29,1% della precedente rilevazione) e una crescita della quota di imprese con produzione in calo (28,4% contro 18,2% del trimestre precedente).
“Nella lettura delle previsioni dei nostri associati sono percepibili i timori legati ai segnali di indebolimento che arrivano delle principali economie mondiali – spiega la Presidente di Unindustria Reggio Emilia Roberta Anceschi – A queste difficoltà si aggiungono le preoccupazioni per l’accesso al credito – in particolare ora anche per la politica di rialzo dei tassi della BCE – in uno scenario in cui la duplice transizione, green e digitale, richiede una mole di investimenti senza precedenti. In questo contesto, è indispensabile un disegno di politica economica e industriale coerente e di medio-lungo periodo volto a sostenere la crescita dell’industria nazionale”.