• 18/04/2025

Innovazione, i bandi in Regione

 Innovazione, i bandi in Regione

Innovazione sociale e sostenibilità delle imprese al centro delle misure

Al 21esimo posto nel mondo per capacità di innovazione e grado di competitività delle imprese in una graduatoria che comprende 121 tra Province e Regioni di alcuni dei più avanzati Paesi del mondo, quali Austria, Germania, Ungheria, Italia, Polonia, Svezia e Usa: è il prestigioso traguardo raggiunto dall’Emilia-Romagna nella classifica del Transatlantic subnational innovation competitiveness index 2.0, elaborata da alcuni dei più prestigiosi e autorevoli centri di ricerca internazionali, tra cui l’Istituto italiano per la competitività.

Lo studio ha preso in esame 13 indicatori raggruppati in 3 cluster tematici: economia della conoscenza, globalizzazione e capacità di innovazione. La classifica, che vede ai primi tre posti i due Stati americani del Massachusetts e della California e al terzo il Baden-Württemberg tedesco, conferma l’ottimo posizionamento dell’Emilia-Romagna, prima regione italiana davanti a Lombardia (36°), Lazio (42°), Piemonte (44°) e Friuli-Venezia Giulia (47°).

Questa tendenza all’innovazione si registra anche nei recenti bandi approvati dalla giunta regionale, alcuni dei quali scadranno a breve.

Partiamo dal bando, finanziato nell’ambito del Programma FESR 2021-2027, riguardante i progetti di innovazione sociale dedicati a enti del Terzo settore, microimprese e Pmi.

Grazie a uno stanziamento pari a 3.000.000 €, il nuovo bando della Regione Emilia-Romagna si pone l’obiettivo di rafforzare la crescita sostenibile, la competitività e la creazione di posti di lavoro nelle imprese, attraverso la concessione di contributi a fondo perduto.

L’obiettivo è sviluppare innovazioni a impatto sociale che favoriscano soluzioni collaborative tese a migliorare il benessere e ridurre le disuguaglianze, attraverso il sostegno a investimenti materiali e immateriali per accrescere la capacità produttiva, il grado di coinvolgimento delle platee interessate e sviluppando aree di business in settori di attività economica per le quali il valore economico si integra con il valore sociale prodotto per le comunità di riferimento, puntando a generare sistemi di inclusione sociale sempre più efficaci nel rispondere ai bisogni dei cittadini ed efficienti nell’utilizzo delle risorse.

Sono ammissibili a finanziamento le seguenti categorie di investimenti dedicati a realizzare i progetti di innovazione sociale delle imprese, cioè finalizzati alla realizzazione e/o miglioramento di nuovi prodotti e/o servizi necessari a soddisfare bisogni sociali:

  • Spese per opere edili e murarie e impiantistiche strettamente legate alla riqualificazione/ristrutturazione/rigenerazione degli spazi fisici dedicati allo svolgimento dei servizi destinati al soddisfacimento dei bisogni sociali e/o collettivi;
  • Acquisto di strumenti, attrezzature, macchinari, hardware, software e servizi erogati nella soluzione cloud computing e SAAS (Software as a Service), acquisizione di brevetti, licenze, know how e conoscenze tecniche non brevettate;
  • Acquisto di consulenze specialistiche per la realizzazione del progetto, comprese le spese per la definizione, elaborazione e implementazione di modelli e/o strumenti per la valutazione dell’impatto sociale del progetto;
  • Spese promozionali per creazione di network tra il soggetto proponente e altri soggetti pubblici e/o privati portatori di servizi e competenze;
  • Costi del personale inerenti a: progettazione, direzione, coordinamento, gestione, monitoraggio e valutazione del progetto;
  • Costi generali legati alla gestione del progetto diversi da quelli del personale.

Per poter accedere all’agevolazione sono ammissibili le spese sostenute nel periodo intercorrente tra la data di presentazione della domanda e il 31/12/2024.

Il bando prevede un contributo a fondo perduto, erogato in regime de minimis, a copertura del 60% della spesa ammissibile, fino ad un massimo di 100.000 €, mentre l’investimento complessivo per la realizzazione degli interventi di innovazione sociale dovrà avere un importo non inferiore a 70.000 €. Le domande dovranno essere presentate tramite il portale online della Regione Emilia-Romagna fino al 30 gennaio 2024.

Come parte integrante della propria strategia per l’attuazione dell’Agenda 2030 e come contributo al progetto di rilancio e sviluppo dell’economia regionale definito attraverso il Patto per il lavoro e il clima, la Regione Emilia-Romagna continua a sostenere la rete dei laboratori territoriali per la sostenibilità delle imprese, già finanziata nel 2022/2023.

I progetti candidati, partendo da una specifica criticità, dovranno coinvolgere imprese e soggetti interessati, in un percorso di innovazione sociale per offrire risposte alle problematiche rilevate, stimolando il protagonismo delle imprese nella produzione di nuovo valore condiviso, incrementando la competitività e la sostenibilità complessiva del sistema anche in riferimento a specifici settori produttivi o filiere che caratterizzano alcuni distretti, come la logistica, la moda, il packaging, l’edilizia.

Le progettualità saranno riferite ad ambiti tematici specifici come transizione ecologica, economia circolare e simbiosi industriale, logistica e mobilità sostenibile delle merci, innovazione sociale nei servizi alle comunità e nel welfare aziendale, con l’obiettivo di supportare le imprese verso l’adozione di nuovi modelli organizzativi per la produzione di beni e servizi.

Per rafforzare l’integrazione tra i vari soggetti è previsto il coinvolgimento obbligatorio di partner tecnici come i Clust-ER e centri di innovazione della Rete Alta Tecnologia.

Il bando è riservato ai seguenti soggetti regionali: Camere di commercio; Province e Città metropolitana di Bologna; Comuni ed Unioni di Comuni. Il contributo regionale potrà coprire fino al 100% della spesa ritenuta ammissibile, nella misura massima di 40.000 euro per ogni annualità, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

La domanda di contributo deve essere inviata dalle 10 del 21 gennaio fino alle 13 del 29 febbraio 2024, esclusivamente compilando il form online (disponibile dalle 10 del 21 gennaio 2024).

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Giulia Baglini

Giornalista specializzata sui temi dell’innovazione e della sostenibilità

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