• 17/03/2025

La Lumaca, educazione ambientale

 La Lumaca, educazione ambientale

Con Guido Ricci, presidente di La Lumaca, abbiamo parlato di innovazione e comunità: le chiavi per un’educazione ambientale sostenibile

La Lumaca è una realtà che ha sempre creduto nel valore dell’educazione ambientale. Fin dal 1979, quando un gruppo di giovani ha scelto di trasformare un rifugio nell’Alto Appennino Modenese in un centro di educazione alla sostenibilità, il suo obiettivo è stato chiaro: promuovere un turismo rispettoso della natura, valorizzare la biodiversità e contrastare la cementificazione incontrollata.

«Non ci siamo mai fermati – racconta Guido Ricci, presidente della cooperativa –. Abbiamo lavorato per diffondere la cultura della sostenibilità attraverso percorsi educativi, campagne di comunicazione e servizi di consulenza per le aziende. La nostra forza è stata l’adattamento continuo alle sfide ambientali e sociali, con un occhio sempre rivolto all’innovazione».

Tecnologia e sostenibilità: un equilibrio necessario

L’integrazione delle tecnologie digitali è diventata una componente essenziale delle attività di La Lumaca. «La tecnologia è un ponte tra generazioni e ci permette di coinvolgere i più giovani in maniera dinamica. Realtà aumentata, media immersivi, virtual tour, podcast, coding, gamification e IA sono strumenti che rendono l’educazione ambientale più coinvolgente e accessibile.

Ogni strumento che adottiamo ha lo scopo di rendere la sostenibilità più vicina, tangibile e appassionante. Innovare non è più quindi solo un’opzione: è la chiave per fare della sostenibilità un linguaggio universale, capace di unire le persone e costruire un domani migliore», spiega Ricci.

L’uso della tecnologia, tuttavia, non può prescindere da una valutazione del suo impatto ambientale. «La tecnologia ha migliorato molti aspetti della vita, ma comporta anche un costo ambientale. Nulla è a impatto zero e dobbiamo essere consapevoli delle conseguenze delle nostre scelte.

Per questo utilizziamo energia pulita, riduciamo i rifiuti negli uffici e promuoviamo progetti di piantumazione per compensare le emissioni – sottolinea Ricci –. La realtà virtuale, ad esempio, ci permette di esplorare ecosistemi lontani senza viaggiare, mentre il digitale riduce l’uso della carta nei nostri materiali didattici».

La tutela del verde urbano e il coinvolgimento della comunità

L’impegno della cooperativa si estende anche alla sostenibilità urbana. «Valorizzare il verde pubblico è essenziale per migliorare la qualità della vita nelle città. Abbiamo creato percorsi di educazione che coinvolgono scuole, cittadini e istituzioni in progetti di tutela ambientale», afferma il presidente.

Tra le iniziative più recenti ci sono laboratori di street art su temi ecologici, attività di plogging che combinano esercizio fisico e raccolta di rifiuti, oltre alla creazione di murales interattivi che raccontano il rapporto tra comunità e ambiente. «Siamo convinti che la partecipazione sia il vero motore del cambiamento. Solo coinvolgendo le persone si può costruire un futuro più sostenibile.

Queste iniziative contribuiscono alla riqualificazione degli spazi pubblici e alla tutela del verde, ma da sole non bastano – spiega Guido Ricci –. Il cambiamento reale passa attraverso una trasformazione culturale e educativa: ogni persona deve diventare consapevole dell’importanza di scelte responsabili per il benessere collettivo e la tutela dell’ambiente».

Il valore della cooperazione e delle reti territoriali

Un altro pilastro fondamentale è la collaborazione con il mondo cooperativo. «Il lavoro in rete ci permette di amplificare il nostro impatto. Condividiamo esperienze e risorse con associazioni, cooperative e imprese per sviluppare strategie comuni di sostenibilità. La cooperazione non è solo una modalità organizzativa, ma un valore che moltiplica le opportunità di crescita – spiega Ricci –.

Questo approccio aiuta a innovare non solo il nostro settore, ma contribuisce anche a formare una nuova generazione di cittadini e professionisti consapevoli dell’importanza della sostenibilità. Insieme, possiamo davvero fare la differenza e costruire un futuro più sostenibile per tutti, dove ogni iniziativa, grande o piccola, diventa un passo verso un mondo migliore e più responsabile».

Le normative europee e il ruolo delle imprese

Le normative europee sulla sostenibilità stanno delineando un nuovo scenario per le imprese, che sono chiamate a rendicontare in modo trasparente le proprie azioni. «Le direttive europee, come il Green Deal e il piano per l’economia circolare, non devono essere viste come un peso burocratico, ma come un’opportunità.

Per raggiungere emissioni zero entro il 2050, come previsto dal Green Deal europeo, servono politiche mirate e innovazione tecnologica. Un’azienda sostenibile è più resiliente, attrattiva per i talenti e competitiva sul mercato – afferma il presidente –. Noi supportiamo le aziende in questo percorso con attività di formazione, strategie di responsabilità sociale e la redazione di bilanci di sostenibilità.

Per un’impresa essere sostenibile significa migliorare la reputazione aziendale, rendere le imprese più attrattive per talenti, clienti e investitori. Inoltre, consente di ottimizzare i costi grazie a una maggiore efficienza e offre accesso a linee di credito dedicate».

Uno sguardo al futuro

Il futuro di La Lumaca è chiaro: continuare a innovare, ampliare il proprio impatto e rafforzare la cultura della sostenibilità. «Solo nel 2024 abbiamo coinvolto più di 150mila studenti nei nostri progetti educativi e realizzato oltre 150 campagne di sensibilizzazione. Ora vogliamo andare oltre, collaborare con sempre più imprese e istituzioni per far crescere una rete solida di soggetti impegnati nella transizione ecologica.

La sostenibilità non è un traguardo statico. È un cammino fatto di miglioramenti continui, che rafforza la solidità, la resilienza delle imprese nel tempo e genera valore condiviso. Vogliamo accompagnare le aziende in un percorso di sostenibilità che dia benefici ambientali, sociali ed economici – afferma Ricci –. La sfida è grande, ma siamo pronti».

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Giancarlo Pergallini

Giancarlo Pergallini - Collaboratore

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