• 16/09/2024

La ricezione turistica a Ferrara

 La ricezione turistica a Ferrara

Dario Guidi

“L’extra alberghiero non è solo ‘affitti brevi’. Cna interviene nel dibattito sulla ricezione turistica a Ferrara in continua crescita

“La ricezione turistica extra alberghiera è in forte crescita, questo è sotto gli occhi di tutti, ed è il segnale evidente di un mercato che sta mutando rapidamente. È tuttavia un fenomeno molto sfaccettato, che va analizzato approfonditamente per non fare di tutta l’erba un fascio”.

Cna Turismo Ferrara si inserisce nel dibattito aperto dagli interventi, sui quotidiani locali, dei titolari di alcuni dei principali alberghi cittadini.

“Negli ultimi anni – spiega la responsabile di Cna Turismo Linda Veronese – il settore extralberghiero, fatta eccezione per il periodo della pandemia, è cresciuto moltissimo: per esempio, nel 2023 ha fatto registrare un +15% rispetto al 2022.

“Non bisogna tuttavia pensare – prosegue Linda Veronese – che l’extra alberghiero sia un settore del tutto privo di contenuti imprenditoriali e senza regole: al contrario. Nell’extra alberghiero ricadono infatti, come stabilisce la legge regionale 16 del 2004, room&breakfast, locande ed affittacamere, vale a dire strutture gestite da imprenditori professionisti del turismo che in questi anni hanno contribuito a qualificare l’offerta con strutture e servizi di eccellenza, rendendo un servizio alla città e alle sue prospettive di sviluppo turistico.

Cna ha scelto di rappresentare questi imprenditori perché la loro iniziativa ha arricchito, non certo impoverito, l’offerta di Ferrara e del suol territorio. Tra l’altro, questi imprenditori hanno dovuto per lo più contare sulle proprie forze e capacità d’investimento perché non hanno potuto contare sui contributi pubblici nazionali e regionali, focalizzati esclusivamente sull’alberghiero.”

EMILIA ROMAGNA ECONOMY - La ricezione turistica a Ferrara
Linda Veronese

Qualche problema in più lo pongono invece i cosiddetti ‘affitti brevi’, proposti sul mercato da privati proprietari di immobili che danno in locazione a fini turistici. Spiega il Presidente di Cna Turismo Ferrara Dario Guidi: “le locazioni brevi turistiche alla lunga possono creare distorsioni del mercato immobiliare, alzando i prezzi a danno di studenti e lavoratori. Nei casi più gravi possono anche alterare la vivibilità residenziale dei centri storici, con tutto ciò che ne consegue. Sappiamo bene che in alcune città italiane il fenomeno ha assunto contorni preoccupanti.

È quindi importante che le amministrazioni tengano sotto controllo la situazione: non escluderei la possibilità di definire delle limitazioni agli affitti brevi, finalizzate a scoraggiare fenomeni speculativi.”.

“Dobbiamo tuttavia ammettere – aggiunge Linda Veronese – che anche il fenomeno degli affitti brevi  è maggiormente sotto controllo dal momento in cui è stato inserito il CIR (Codice Identificativo regionale dell’Emilia Romagna) e ora il CIN (codice identificativo Nazionale) come da L. 191 del 15/12/23 che entra nella fase pilota da agosto anche in Emilia Romagna, per poi diventare operativo da settembre.

Sono strumenti indispensabili per la tracciabilità della ricettività turistica e per far emergere chi opera abusivamente e senza le dovute dichiarazioni. Non solo, la nuova legge impone anche nuove disposizioni per la sicurezza dei clienti, tra cui dispositivi per la rilevazione di gas combustibili ed estintori. Naturalmente sono necessari controlli per far sì che le norme vengano effettivamente applicate”.

“In conclusione – spiega il Presidente di Cna Turismo Dario Guidi – bisogna sottolineare che l’offerta turistica, alberghiera ed extralberghiera, professionale e non, si rivolge a target di clienti molto diversi e ognuno dovrebbe puntare molto sulla differenziazione dei servizi per catturare un ventaglio più ampio di potenziali turisti e non appiattire la domanda-offerta. Non solo: gli imprenditori dovrebbero collaborare per investire in promo-commercializzazione all’estero dove i privati non possono arrivare”.

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Redazione

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