• 16/09/2024

Le video interviste di Disegnare il futuro 2024

 Le video interviste di Disegnare il futuro 2024

Si è svolta il 13 marzo 2024 a Bologna la quarta tappa di Disegnare il futuro. Di seguito le video interviste dell’evento

Disegnare il futuro è il roadshow di Italia Economy che mira a fare il punto sull’innovazione per provare a tracciare le rotte che definiranno il domani. A contraddistinguere la tappa è stata un’intensa riflessione sul territorio e sulla concertazione tra collettività, istituzioni, enti di ricerca, università e imprese. A moderare i panel dell’evento sono stati Giuliano Bianucci, direttore responsabile di Italia Economy e Stefano Luccisano, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Toscana.

L’Emilia-Romagna si distingue nel panorama nazionale e internazionale per la capacità del territorio emiliano-romagnolo di fare rete e creare sviluppo. La realizzazione di un Tecnopolo, dove ha sede il supercomputer Leonardo, l’adozione di una politica atta a fare sistema, una naturale propensione territoriale “al fare” al di là di qualsiasi difficoltà ha condotto la regione a configurarsi come prima nella classifica delle regioni più innovative d’Italia, e ventunesima nel mondo.

Ma come stare al passo? E quali sono le sfide che ci attendono? Il primo a rispondere è il presidente della regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, che nel suo intervento sottolinea come tutto sia frutto di un percorso perpetrato con determinazione secondo una logica che pone al centro della competitività il capitale umano e l’innovazione, dove il primo è da intendersi come luogo delle competenze, della forza lavoro e dell’investimento per la costruzione di un futuro competitivo, il secondo come strumento di  crescita e investimento a medio e lungo termine.

EMILIA ROMAGNA ECONOMY - Le interviste, Disegnare il futuro
Panel istituzionale

Il tema urbanistico è caro a Marco Moscati, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Emilia Area Centro.

Valerio Veronesi, presidente Unioncamere Emilia-Romagna, sottolinea l’importanza delle piccole imprese che presidiano i territori, creano delle comunità e, così facendo, concorrono al successo della regione in cui prosperano. Tuttavia, il fattore dimensionale è oggi importante per essere competitivi.

ART-ER (acronimo di Attrattività Ricerca Territorio Emilia-Romagna), società consortile dell’Emilia-Romagna che promuove la crescita sostenibile e l’attrattività della regione attraverso lo sviluppo di innovazione e conoscenza, è la testimonianza che una buona e proficua intenzione tra territorio e istituzioni è possibile.

Indica Marina Silverii, direttrice operativa di ART-ER: «ART-ER è un ecosistema aperto che crea connessioni verso l’esterno e che si concretizza in azioni specifiche atte a creare un luogo di confronto attivo, a trattenere i talenti, ad anticipare il futuro con visione previsionale. Ascoltare è la chiave per poter fare qualcosa di efficace».

Molto dipende dal co-protagonismo di una visione condivisa che genera valore pubblico. L’esempio di TreCuori, società benefit con oltre 50 soci, ne è la testimonianza, con il suo direttore Alberto Fraticelli.

Nell’intervista rilasciata a Italia Economy e riportata in sede di convegno dal direttore responsabile Giuliano Bianucci, il Sindaco del Comune di Bologna Matteo Lepore parla di innovazione democratica, a significare che non c’è sostenibilità economica se non c’è sostenibilità sociale. L’Emilia-Romagna dimostra che mettere l’uomo al centro, fare sistema, la centralità del territorio e coprogettazione fa la differenza. Non ci può essere innovazione demografica senza innovazione sociale. Non esiste sostenibilità se economia, società e ambiente non collaborano tra loro.

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Panel tecnologia, marketing e risorse umane

Nel panel tecnico, Angelo di Gregorio, direttore del CRIET e presidente della Società Italiana Marketing, focalizza come il termine dell’innovazione si concentri erroneamente sulla tecnologia. «C’è sempre una componente immateriale – dice –. L’impresa non può funzionare solo se c’è la tecnologia, ma si deve rapportare al mercato con altre risorse. Dunque, l’innovazione deve essere a 360°».

Una visione allargata di quelli che sono gli attori dell’innovazione, cha abbraccia persone, imprese, enti, istituzioni e territorio, è dunque imprescindibile per disegnare un futuro vincente. Valeria Pignedoli, General Manager di MISTER Smart Innovation e Manager del Tecnopolo Bologna CNR, ha sottolineato come il ruolo del Tecnopolo non si limiti all’aspetto tecnologico e di ricerca, ma come esso trovi nella collettività il suo principio fondante.

Fabio Ancarani, professore ordinario dell’Università di Bologna ed esperto di Marketing, pone al centro della discussione il marketing come volano di crescita per le imprese. Ma – sottolinea – che si tratta di un marketing nuovo e strategico. «Dobbiamo ripensare a un nuovo spazio per il marketing, basato sull’individuo: l’human marketing. Dobbiamo pensare ai nostri clienti come persone e alle persone all’interno dell’azienda come l’interfaccia con le persone all’esterno. Spesso il marketing subisce l’innovazione, invece di guidarla. Serve un cambio di prospettiva».

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Panel aziendale

Parola alle imprese nel panel curato da Stefano Luccisano. La prima testimonianza è di Stefano Zaccaria, Direttore Marketing di Toyota Material Handling Italia, che sottolinea il coraggio di sognare. «Innovazione è comunicazione. Toyota ha una grande identità di marca, capace di creare ponti virtuosi e immaginare il futuro. Ci sono fattori abilitanti (metaverso, realtà virtuale, IA) che sono strumenti utili per stimolare ed esprimere la creatività”.

«Innovare è l’essenza di fare impresa – esordisce Cosmano Lombardo, Ceo e fondatore di Search On Media Group –. Significa farsi carico di azioni e attività che prima di generare un impatto di business generano un impatto sociale, un cambiamento. Se genera solo fatturato, probabilmente non è innovazione. La Piattaforma collettiva e globale per la costruzione del futuro, il WMF, che abbiamo creato, mira a mettere in relazione e sviluppare progettualità innovative che si possono sviluppare ovunque, anche nei piccoli centri».

L’intelligenza artificiale generativa è al centro di IBM, rappresentata da Francesca Clementi, Associate Partner HealthCare & Public di IBM Italia. «Con il progetto watsonx abbiamo voluto creare una piattaforma che, alimentata da diversi Large Language Model o Foundation Model, consentisse di adottare e cogliere i benefici dell’intelligenza artificiale generativa, garantendo la protezione dai rischi, la trasparenza e la conformità normativa. Questa innovazione apre all’acquisizione di skills che non sono banali».

Di seguito le video interviste dell’evento:

Appuntamento a Milano il 10 maggio presso IBM Studios per la quinta tappa di Disegnare il Futuro

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Fabiana Gilardi

Foto e video ©JBS Agency

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