Marelli, 2 aziende pronte a investire
Marelli di Crevalcore, due aziende pronte a investire: la piemontese Tecnomeccanica e la multinazionale Niche Fusina
Al Ministero presentate aziende e relativi piani industriali, a fine gennaio le offerte vincolanti, a febbraio negoziato e scelta definitiva.
L’assessore Colla: “Due imprese con reputazione, storia ma soprattutto un progetto manifatturiero reale, ora fiduciosi di salvaguardare l’occupazione e assicurare un futuro al sito”
Presenti al dicastero Regione Emilia-Romagna, Città metropolitana di Bologna, Comune di Crevalcore, organizzazioni sindacali e vertici della proprietà. Prossimo incontro fissato per il 15 febbraio. Il sito, con 228 dipendenti, è impegnato nella produzione di componenti essenziali per motori.
Bologna – “Si è imboccato un percorso positivo per salvaguardare l’occupazione e assicurare un futuro industriale allo stabilimento Marelli di Crevalcore, nel bolognese. Siamo fiduciosi che si siano create condizioni serie per arrivare entro la fine di febbraio alla soluzione definitiva della crisi. Come fatto fin dall’inizio della vertenza, la Regione Emilia-Romagna continuerà a seguire da vicino l’evolversi della situazione pronta a mettere in campo tutti gli strumenti che ha a propria disposizione”.
Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, intervenendo oggi pomeriggio a Roma durante l’incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy con i vertici della Marelli, le istituzioni locali e le organizzazioni sindacali, dove sono stati comunicati i nomi delle due aziende interessate all’acquisizione e a investire sullo stabilimento di Crevalcore: la piemontese Tecnomeccanica Spa (con sedi a Novara e Moncalieri) e Niche Fusina (multinazionale parte del gruppo americano Dada con stabilimenti alle porte di Venezia, in Gran Bretagna e Francia). Aziende che hanno presentato offerte, per ora, non vincolanti.
“Con la presentazione dei due investitori interessati e dei loro piani industriali– ha detto Colla– entriamo nella fase di elaborazione finale per il passaggio di proprietà dell’azienda. Si conferma così quanto già valutato dopo gli incontri riservati avvenuti in precedenza sia con me che con il sottosegretario Bergamotto: stiamo parlando di due realtà che operano nell’ambito della lavorazione dell’alluminio, due imprese che hanno reputazione, storia ma soprattutto un progetto manifatturiero industriale reale”.
Il percorso che da oggi prende il via è stato condiviso da tutte le Istituzioni (Ministero, Regione, Comune di Crevalcore e Città metropolitana di Bologna), organizzazioni sindacali e azienda Marelli.
“Entro la fine di gennaio, così come ci è stato comunicato, sarà ufficializzato– aggiunge Colla– anche l’impegno formale all’acquisizione, comprensivo dunque del perimetro e delle modalità di intervento nonché delle assunzioni dei lavoratori. Da qual momento si avvierà un confronto anche in sede sindacale per valutare la congruità e la coerenza dei due progetti, e arrivare quindi a creare le condizioni per definire un accordo. Contestualmente verrà definito con Marelli un ulteriore accordo per individuare una soluzione per tutti i lavoratori”.
Oggi, oltre alla Regione Emilia-Romagna, con l’assessore Colla, erano presenti alla riunione la sottosegretaria Fausta Bergamotto, il rappresentante della Città Metropolitana di Bologna, Sergio Lo Giudice, il sindaco di Crevalcore, Marco Martelli, i rappresentanti dell’azienda Marelli, Confindustria Emilia Centro nonché i sindacati Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil nazionali, regionali e di Bologna, Ugl, Aqcf-R e i rappresentanti dei lavoratori.
La prossima riunione è stata fissata per il 15 febbraio prossimo.
La crisi arriva a cinque anni dal passaggio da Stellantis alla giapponese Calsonic Kansei, controllata dal fondo americano Kkr, avvenuto nel 2018. Il sito, con 228 dipendenti, è oggi impegnato nella produzione di collettori di aspirazione aria e di pressofusi di alluminio, entrambi componenti essenziali per motori.