Visioni 2023: Meeting Giovani Imprenditori del Nordest
Visioni 2023: Un nuovo modello d’impresa. 35° Meeting Giovani Imprenditori del Nordest
I Giovani imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige guardano al futuro dell’impresa, tra ambiente, spazio e territorio
I megatrend dell’industria, l’impatto positivo delle imprese e l’attrattività di talenti sul territorio. Sono stati questi i protagonisti del 35° Meeting dei Giovani Imprenditori del Nord Est, dedicato alla ricerca di “Un Nuovo Modello di Impresa”, l’appuntamento svoltosi a Cortina D’Ampezzo e promosso dai Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.
L’incontro, al quale hanno partecipato 250 giovani imprenditori provenienti da tutt’Italia, si è confermato come uno dei momenti più importanti di confronto e condivisione di riflessione sui temi di politica economica e industriale per il futuro dei giovani, delle imprese, del Paese.
In apertura del convegno i Giovani imprenditori hanno condiviso la loro visione sul loro nuovo paradigma di impresa, un modello di riferimento che tenga conto delle necessità contingenti di oggi ma che soprattutto guardi al futuro con una nuova consapevolezza e fiducia:
«I giovani se ne vanno dal paese più bello del mondo perché bellezza e attrattività sono due cose diverse – ha esordito Marco Dalla Bernardina, Presidente Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Veneto – Questo, in particolare, è il tema su cui “Visioni 2023 – Un nuovo modello di impresa”, si è interrogato cercando di immaginare un futuro diverso per le nostre città e le nostre aziende. Nonostante gli sforzi in termini di sostenibilità e innovazione – il 59% delle imprese italiane ha un comitato ESG; il 77% delle PMI è attivo sulla sostenibilità ambientale e nel 2023 si stima che aumenterà del 2,1% il budget ICT per investimenti in information security, big data, analytics e cloud – l’Italia è solo al 19° posto nella classifica mondiale di attrattività e al 9° posto tra i Paesi del G20, alle spalle dei principali competitors europei. Del resto, è difficile competere in termini di attrattività con un cuneo fiscale che nel 2021 era al 46.5%, una pressione fiscale che sfiora il 44% e con un debito pubblico di oltre 2700 miliardi di euro. In questo scenario, c’è un altro dato da tenere a mente: 522.088. Sono le aziende italiane con la maggioranza di titolari o soci under 35, che hanno scelto di rimanere, di combattere, di far nascere e crescere qui i propri figli, di rimboccarsi le maniche per migliorare il proprio paese. C’è un esercito di oltre 500.000 aziende guidate da persone nel cui cuore sventola la bandiera italiana e che non vede l’ora di portare il proprio contributo per condividere riforme sistemiche, visionarie, coraggiose.»
Hanno portato i propri saluti anche il sindaco di Cortina Gianluca Lorenzi, il Presidente di Confindustria Veneto Enrico Carraro, il presidente di Confindustria Trentino Alto Adige Fausto Manzana, il presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e il Condirettore Generale e Chief Commercial Officer Banca Ifis Raffaele Zingone.
«L’innovazione è ciò che contraddistingue i nuovi modelli d’impresa e il futuro di un’azienda dipende dalla sua capacità di aggiornarsi più rapidamente dei concorrenti. – ha commentato il Presidente di Confindustria Veneto, Enrico Carraro nei saluti iniziali – Cambiamenti che non sono solo di natura tecnica ma anche di cultura aziendale, di organizzazione, di soluzioni che rispondono alle esigenze attuali. I Giovani Imprenditori possono esserne il motore, avere un ruolo di “changemaker”. La sfida più urgente, come detto, è quella di riuscire ad attrarre i giovani talenti. Siamo tutti chiamati a rendere le nostre imprese sempre più tecnologiche, digitali, sostenibili ma anche aperte, esperienziali, gratificanti. Dobbiamo infatti riuscire a fermare l’emorragia di competenze che perdiamo a favore dei paesi esteri. Due milioni in dieci anni. Nel Nordest, tra il 2011 e il 2021, sono più di 160mila i giovani under 40 che hanno lasciato il loro territorio, a fronte di poco più di 57mila che ne sono arrivati. Di questi un quinto sono giovani laureati. Per intervenire nella maniera corretta, occorre conoscere. Per questo, è partita una doppia ricerca di Fondazione Nord Est che, con il convinto sostegno della Regione Veneto, vuole indaga le ragioni sia della diaspora dei giovani, sia della dilagante “rassegnazione” che sta investendo il mondo del lavoro. Il nuovo modello d’impresa vincente sarà infatti quello che riuscirà a coniugare i nuovi trend della trasformazione digitale con iniziative atte a mitigare e, nella migliore delle ipotesi, invertire i cambiamenti demografici in atto. Una sfida per cui è necessaria una stretta collaborazione tra pubblico e privato perchè solo insieme si potranno trovare adeguate risposte di sistema. Come sul tema dell’immigrazione che è cruciale, dove non è questione di soli numeri e nemmeno di soluzioni tipo click day, ma di flussi regolari, di formare persone per poi integrarle.»
Numerosi i protagonisti dei tre focus:
– di futuro e space economy hanno parlato Stefano Pujatti Founder di Elastico Farm e Giorgia Sali Marketing Business Partner di TeamSystem, introdotti dallo speech di Chiara Chiesa, PR Internazionale, Space Advisor & Analista.
– sull’Agenda 2023 e sui Megatrend EU sono intervenuti, con l’introduzione di Ernesto Lanzillo, Deloitte Private Leader Italia, Grecia e Malta, Il CEO di Thélios SpA, Alessandro Zanardo, il CCO e Founder di D-Orit SpA, Renato Panesi e il CEO di Polaris Engineering, Paolo Attanasio.
– ampio spazio è stato dato al dibattito fra Luca Zaia (Presidente Regione Veneto), Stefano Bonaccini (Presidente Regione Emilia-Romagna) e Maurizio Fugatti (Presidente Regione Provincia Autonoma di Trento), i quali si sono confrontati sul futuro dei loro territori, delineandone necessità e sfide, ma soprattutto disegnandone opportunità per fare delle loro regioni degli hub innovativi e attrattivi per i nuovi talenti.
Inoltre, durante il meeting sono state selezionate le startup vincitrici della tappa di Cortina della seconda edizione di TALENTIS – GI Startup program, il programma dei Giovani Imprenditori dedicato alle startup italiane, nato con l’obiettivo di rafforzare il network dell’innovazione in Italia.
A conclusione dei lavori è intervenuto il Presidente Giovani Imprenditori di Confindustria, Riccardo Di Stefano: «Stiamo attraversando un’epoca di grandi cambiamenti globali imposti dalla pandemia prima, dal conflitto oggi e dalla realizzazione, ormai imprescindibile, della twin transition, digitale e verde. Due semplici parole che però racchiudono due universi strettamente interconnessi, sui quali si gioca il futuro dell’impresa e della società intera. Non si può più parlare di crescita e sviluppo, infatti, senza immaginarli nella cornice della sostenibilità ambientale e sociale e attraverso l’innovazione digitale. Si tratta indubbiamente di un punto di svolta, soprattutto per le nuove generazioni perché la doppia transizione rappresenta, tra le tante cose, anche il primo momento storico in cui i più giovani hanno qualcosa da insegnare alle generazioni precedenti. Una delle ragioni per cui è difficile innovare questo Paese, è proprio la sua incapacità di creare spazi all’interno dei quali le giovani generazioni possano sentirsi a loro agio e, di conseguenza, crescere e produrre valore aggiunto. Dobbiamo riconoscere le loro competenze, continuare ad offrire formazione costante e di qualità, opportunità di sviluppo professionale, modelli di welfare integrativo e un ambiente di lavoro che valorizzi diversità e inclusione. Solo così riusciremo non solo ad attrarre e trattenere i talenti ma anche a far esprimere ad ogni lavoratore le sue migliori potenzialità, accrescendo produttività e competitività nel suo contesto organizzativo».
Il convegno ha visto il supporto di Deloitte Private, Polaris Engineering, Banca Generali, WindTre Business e Banca Ifis.
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