Nuovi contratti: 4.160 in febbraio
Risale il numero dei nuovi contratti: 4.160 in febbraio, 12.080 in un trimestre. Dopo la flessione di gennaio torna a salire
Dopo la flessione di gennaio (- 4,4%), torna a salire il numero dei contratti che le aziende reggiane prevedono di attivare in queste settimane e nei prossimi mesi.
Per febbraio, infatti, sono previsti 4.160 nuovi contratti in provincia di Reggio Emilia nel corso del mese di febbraio; il dato – che emerge dall’analisi dell’Ufficio studi della Camera di commercio dell’Emilia sui dati del Sistema Excelsior – appare in crescita (+3,7%) rispetto al mese di febbraio 2023.
Il buon andamento dovrebbe interessare tutto il trimestre febbraio – aprile, con un risultato superiore del 5,2% a quello dello scorso anno e un numero di nuovi contratti attestato a 12.080 unità.
Le imprese che assumeranno rappresentano il 17% sul totale, e fra i dati significativi spicca la quota del 38% riservata ai giovani e l’aumento delle difficoltà nel reperimento delle figure desiderate dagli imprenditori pari, che dal 53% segnalato nel febbraio 2023 passa ora al 58%.
I contratti proposti sono per il 72% rappresentati da lavoro dipendente (21% tempo indeterminato, 44% determinato e 7% di altro tipo, tutti in crescita) e per il 28% da forme ‘flessibili’ (21% somministrazione/interinali in e 6% di collaborazione/partite Iva/altri).
I primi 5 settori di attività per entrate programmate nel mese di febbraio sono i servizi di alloggio e ristorazione e turistici (690 nuovi contratti e +11,3% rispetto al febbraio 2023), le industrie meccaniche ed elettroniche (540 nuovi contratti, con un calo 3,6%), il commercio (510 unità, +8,5% ), le industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo (370 nuovi contratti, +15,6%) e i servizi alle persone (330 unità, +3,1%).
Le tre professioni più richieste in valore assoluto sono gli addetti nelle attività di ristorazione (580 unità, ma per il 57,5% dei casi considerati di difficile reperimento), gli addetti alle vendite (260 unità, con un terzo di difficile reperimento) e i conduttori di veicoli a motore (200 unità e il 75,2% di difficile reperimento).
I titoli di studio più richiesti riguardano la qualifica di formazione professionale o diploma professionale, con 1.690 nuovi contratti (il 40,6% sul totale); a seguire, i diplomi di istruzione di livello secondario, con 1.200 unità (il 28,8%), mentre per chi esce dalla scuola dell’obbligo vi sono 660 nuovi contratti disponibili e per il livello universitario e l’Its Academy ci si attesta a 620 unità.
L’esperienza nella professione è particolarmente richiesta per i titoli di studio più elevati (55,5% dei casi), mentre scende al 14% per quelli intermedi e all’11,5% per la scuola dell’obbligo.