Ottant’anni di mobilità

Ottant’anni di mobilità: la Cooperativa Trasporti di Riolo Terme tra storia, crescita e nuove prospettive. Vediamolo con il direttore Davide Missiroli
La Cooperativa Trasporti di Riolo Terme celebra ottant’anni di attività. Fondata il 16 agosto 1945, nasce sulle rovine della Seconda Guerra Mondiale. La comunità riolese avvia la cooperativa con la volontà di rilanciare l’attività economica del paese, ripristinare le comunicazioni con le città vicine e garantire il trasporto di merci e persone.
Lo spirito romagnolo e la fede in valori essenziali come il lavoro e l’uguaglianza costituiscono gli elementi fondanti di questa realtà cooperativa. «La nostra storia dimostra quanto la cooperazione possa essere un motore di crescita e sviluppo. Da sempre lavoriamo con l’obiettivo di garantire un servizio essenziale al territorio.
Questo non significa soltanto trasportare persone da un punto all’altro, ma anche contribuire alla costruzione di una comunità più unita e solidale. Abbiamo vissuto momenti di crisi e di cambiamento, ma la nostra capacità di adattarci e di restare fedeli ai nostri valori ci ha permesso di crescere e rafforzarci», afferma Davide Missiroli, direttore della Cooperativa Trasporti di Riolo Terme.
Innovazione e trasformazione
La capacità di evolversi senza perdere di vista i principi originari rappresenta il punto di forza della cooperativa. Oggi, oltre a offrire soluzioni per la mobilità locale, assume un ruolo strategico per l’occupazione e per la connessione tra le vallate del Senio, del Sintria, del Lamone e del Tramazzo-Marzeno con tutto il comprensorio romagnolo.
Le collaborazioni con aziende pubbliche e private portano all’adozione di sistemi innovativi, come l’interoperabilità, la bigliettazione unica e la pianificazione di area vasta. La cooperativa partecipa anche al progetto Mobility as a Service for Italy, promosso dal Pnrr, per digitalizzare e rendere intermodale il trasporto pubblico.
«Non ci limitiamo a gestire autobus, ma contribuiamo alla creazione di un sistema di mobilità integrato, accessibile e innovativo. La mobilità è un diritto e noi ci impegniamo ogni giorno per garantire un servizio di qualità che risponda alle esigenze dei cittadini. Il futuro ci spinge verso una maggiore digitalizzazione e un approccio sempre più interconnesso tra mezzi pubblici e soluzioni di mobilità alternativa», spiega Missiroli.
Mobilità sostenibile e digitalizzazione

Affrontare la transizione ecologica significa rinnovare la flotta con mezzi più sostenibili e sicuri. Tuttavia, l’obiettivo principale resta rendere il trasporto pubblico più attrattivo ed efficiente per ridurre il traffico e migliorare la qualità dell’aria.
L’uso della digitalizzazione consente di ottimizzare le risorse e di adottare strategie per promuovere una mobilità più sostenibile. «Investire nella sostenibilità richiede un cambio di prospettiva: non basta sostituire i mezzi, ma occorre ripensare il modo in cui le persone si spostano.
La tecnologia ci offre strumenti per migliorare il servizio, dalla gestione dei percorsi alla facilità di accesso alle informazioni per gli utenti. Un trasporto pubblico efficiente può davvero cambiare le abitudini delle persone e contribuire a ridurre l’inquinamento», sottolinea Missiroli.
Mutualità e cooperazione come punti di forza
Il modello cooperativo garantisce stabilità e partecipazione. La quasi totalità dei dipendenti è anche socio della cooperativa. Questo aspetto rafforza il senso di appartenenza e migliora la qualità del servizio. L’impegno diretto nella gestione operativa consente di mantenere elevati standard di efficienza e di soddisfazione dell’utenza, con un indice di customer satisfaction che supera il 96 per cento.
«Essere una cooperativa significa condividere responsabilità e risultati. I nostri autisti non sono semplici dipendenti, ma soci che partecipano attivamente alla gestione dell’azienda. Questo approccio ci permette di avere personale altamente motivato e consapevole dell’importanza del proprio lavoro. Un autista che sente di appartenere alla cooperativa guida con maggiore attenzione, cura il mezzo e si prende a cuore il benessere dei passeggeri», dichiara Missiroli.
Un legame forte con il territorio
Fin dalla sua fondazione, la cooperativa rappresenta un collegamento fondamentale tra i centri abitati della collina e della pianura, favorendo lo sviluppo economico e sociale della comunità. Oggi lavora in sinergia con enti locali e imprese per offrire soluzioni di mobilità integrate e funzionali alla crescita del territorio. «Il legame con Riolo Terme e con la Romagna è il nostro punto di forza.
Ogni giorno garantiamo un servizio essenziale per le comunità locali, contribuendo alla loro crescita. Collaboriamo con le amministrazioni locali e con altre realtà del territorio per trovare soluzioni condivise che possano migliorare la vita delle persone. La mobilità non è solo una questione di trasporto, ma di accessibilità e qualità della vita», aggiunge Missiroli.
Prospettive future
Guardare al futuro significa coniugare tradizione e innovazione, sviluppare una rete di trasporti più efficiente e intermodale e rispondere alle sfide della sostenibilità ambientale. Oltre a lavorare nel mondo autobus, con l’ambizione di poter partecipare alla holding regionale del trasporto persone, la cooperativa negli anni ha investito anche nella mobilità turistica esperienziale con il noleggio di e-bike e il progetto Il Treno di Dante.
Gli eventi alluvionali del 2023 hanno interrotto temporaneamente questi ultimi progetti e ad oggi non si sa quando potranno essere rimessi in campo. «Le difficoltà non ci hanno mai fermati. Continueremo a investire in soluzioni innovative per garantire servizi sempre più efficienti.
Il nostro obiettivo è quello di essere protagonisti nella trasformazione della mobilità regionale, offrendo soluzioni che rispondano alle esigenze di oggi e anticipino quelle di domani. Le comunità che serviamo ci danno la motivazione per migliorare costantemente il nostro lavoro», conclude Missiroli.
A ottant’anni dalla fondazione, la Cooperativa Trasporti di Riolo Terme si conferma un modello di resilienza e innovazione, con una visione che unisce radici storiche e nuove prospettive di crescita.