Quindici ragazzi ucraini ospiti a Reggio Emilia
Fondazione E35 e Unindustria Reggio Emilia accolgono quindici ragazzi ucraini in un’iniziativa coordinata con il supporto degli stakeholders locali
Nei giorni scorsi Unindustria Reggio Emilia ha accolto un gruppo di 15 ragazzi e ragazze ucraini da 10 ai 16 anni, provenienti da Melitopol e dalla regione di Zaporizhzhia. I giovani hanno fatto tappa nella sede di via Toschi e preso parte ad un momento ludico e formativo presso RoboLab.
I ragazzi trascorreranno a Reggio Emilia una decina di giorni nell’ambito di un progetto di accoglienza, finanziato anche da Unindustria Reggio Emilia, nato dalla Dichiarazione di solidarietà e amicizia tra Reggio Emilia e Melitopol, con un programma di iniziative coordinate da Fondazione E35 e organizzate e condivise dagli stakeholders locali.
“Melitopol si trova nei territori occupati dalla Russia, pertanto gran parte della popolazione è stata sfollata nella regione di Zaporizhzhia – spiega la Presidente degli Industriali reggiani Roberta Anceschi – che è oggetto di numerosi bombardamenti che continuano a causare vittime, feriti e danni ad edifici e infrastrutture. Per i civili, e per i bambini in particolare, la situazione è ovviamente tragica.
Come Associazione, tramite Confindustria Ucraina, fin dall’inizio del conflitto, abbiamo dato il nostro supporto e contributo in base alle esigenze che ci vengono manifestate. Per questo abbiamo accolto con piacere l’invito del Comune e di Fondazione E35 a partecipare, insieme agli altri enti e istituzioni della nostra città al Tavolo Tecnico che si è formato a seguito della firma della dichiarazione e che ha promosso questo periodo di svago per un gruppo di bambini provenienti dalla zona di guerra.
In questi tempi bui, mentre l’Ucraina si trova ad affrontare un’aggressione su larga scala, abbiamo deciso di unirci al nostro sistema locale per consolidare un legame di amicizia, non solo come base di percorso e progetto di collaborazione con Melitopol e la Regione, ma anche per permettere a coloro che rappresentano il futuro dell’Ucraina di comprendere che, oltre alla guerra e alla violenza, esistono altre realtà.
Ancora una volta la nostra città, le nostre istituzioni e le nostre imprese hanno dimostrato i propri valori e che insieme, anche partendo da piccoli gesti, si possono costruire legami di solidarietà, cooperazione e fiducia”.
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