Regali di Natale: Valgono 2 mld in Emilia-Romagna
Qualità, tradizione e sostenibilità dei regali di Natale a valore artigiano In Emilia-Romagna spesa di 2 miliardi €, intercettabile da 26mila imprese artigiane
In concomitanza delle festività natalizie il mese di dicembre concentra un decimo delle vendite al dettaglio dell’anno. Grazie al pagamento delle tredicesime, i redditi da lavoro dipendente nell’ultimo trimestre dell’anno superano del 20,7% la media dei primi tre trimestri.
Nonostante le crisi geopolitiche e il clima di incertezza la spesa delle famiglie italiane cresce dell’1,4% nel terzo trimestre 2024 rispetto al trimestre precedente. I consumi risultano positivi anche grazie al buon andamento del mercato del lavoro, che dopo il calo di settembre in Italia ritorna a registrare una crescita a ottobre 2024.
Le prospettive – In Italia dopo un 2024 caratterizzato da una crescita zero, nel 2025 è prevista una crescita dell’1,0% dei consumi. Con la ripresa dei consumi, torna a salire il PIL: le previsioni della Commissione europea indicano per l’ultimo trimestre dell’anno una crescita del PIL dello 0,3% rispetto al trimestre precedente, in miglioramento rispetto alla crescita zero del trimestre precedente. Vi è una quota rilevante di domanda intercettabile dalle piccole imprese di prossimità e dall’artigianato.
Sul lato dell’offerta, sei piccole imprese su dieci hanno come mercato geografico di riferimento il comune di localizzazione dell’impresa o altri comuni della stessa regione, mentre sul lato della domanda, nel 2023 in Italia vi sono 12,1 milioni di consumatori che acquistano prodotti a chilometro zero, che rappresentano il 23,5% della popolazione di 14 anni ed oltre.
In un quadro di debolezza dei consumi, sui cui domina l’incertezza, si registrano spunti positivi per i consumi di alcuni prodotti. Sulla base degli ultimi dati disponibili a settembre 2024, a fronte di una crescita tendenziale dello 0,7% del valore delle vendite al dettaglio, si osserva uno spunto più mercato della media per elettrodomestici, radio, televisori e registratori con un aumento del 4,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, abbigliamento e pellicce con 3,4%, prodotti di profumeria e per la cura della persona con 3,3%, calzature, articoli in pelle e da viaggio con 2,8% e giochi, giocattoli, articoli per lo sport ed il campeggio con 0,9%.
La spesa di dicembre per gli acquisti di Natale
Le festività legate al Natale modificano notevolmente le abitudini di spesa dei consumatori: considerando il triennio 2021-2023, a dicembre si registra un valore delle vendite al dettaglio superiore del 27,6% rispetto alla media annuale (+20,7% nel caso dei prodotti alimentari e +32,5% nel caso di quelli non alimentari). A dicembre, mese dell’anno con il maggiore volume di spesa, si concentra il 10,6% delle vendite totali annuali ed il 10,1% di quelle di prodotti alimentari.
Ammonta a oltre 2 miliardi di euro la spesa delle famiglie emiliano-romagnole per prodotti e servizi maggiormente scelti come regalo – prodotti alimentari e bevande, moda e gioielleria, mobili, tessili per la casa, cristalleria, stoviglie e utensili domestici, utensili e attrezzature per casa e giardino, giochi, giocattoli, articoli sportivi, libri, articoli di cartoleria e materiale da disegno e servizi di cura della persona – che per quasi due terzi (62,5%) è costituita dalla spesa per prodotti alimentari e bevande, pari a 1,3 miliardi di euro.
A livello provinciale la spesa a dicembre in prodotti alimentari e bevande e in altri prodotti e servizi tipici del Natale vede al primo posto con una spesa di mezzo miliardo (524 milioni di euro) Bologna, seguita da Modena con 328 milioni di euro, Reggio Emilia con 245 milioni di euro, Parma con 219 milioni di euro, Ravenna con 191 milioni di euro, Forlì-Cesena con 184 milioni di euro, Ferrara con 171 milioni di euro, Rimini con 160 milioni di euro e Piacenza con 138 milioni di euro.
Imprese artigiane e addetti nei settori di offerta di prodotti e servizi tipici del Natale
Sono 26mila le imprese artigiane attive nei registri statistici dell’Istat operanti in 47 settori in cui si realizzano prodotti artigianali e si offrono servizi di qualità che possono essere regalati in occasione del Natale e della Befana2, pari al 25,6% delle imprese artigiane emiliano-romagnole. Queste imprese danno lavoro a 82mila addetti, cioè a quasi un terzo (29,5%) degli addetti dell’artigianato regionale. In particolare si rileva un peso superiore anche alla media nazionale (33,5%) in provincia di Forlì-Cesena, con un peso degli addetti dell’artigianato nei settori tipici del Natale sul totale addetti artigiani pari al 35,1%.
Il valore di un regalo artigianale
Scegliere un regalo prodotto da una impresa artigiana non è solo un atto di consumo, ma diventa un gesto che valorizza il lavoro, la creatività, l’ambiente e la comunità. È un investimento in eccellenza, sostenibilità e identità culturale, che porta con sé una profonda dimensione etica e relazionale.
L’essenza e l’impatto del lavoro artigiano è dato da tradizione e innovazione, con prodotti che hanno radici nella storia ma aperti al futuro, da sostenibilità, con l’impiego di risorse rinnovabili e processi circolari, da maestria e ricchezza del know-how, in laboratori in cui vi è trasmissione di competenze, apprendistato per i giovani e valorizzazione del talento, da relazioni e fiducia, basati sulla cura del cliente, affidabilità e coesione comunitaria e da identità e cultura, dove il prodotto rappresenta il genius loci e il patrimonio culturale del territorio.
I tratti peculiari di un regalo di Natale a valore artigiano |
ELEMENTI DISTINTIVI Artigianalità e personalizzazione: i prodotti sono il risultato di una lavorazione a regola d’arte, che combina ascolto del cliente e personalizzazione. Qualità e materiali eccellenti: l’uso di materie prime di alta qualità garantisce durabilità, bellezza e unicità. Creatività e innovazione: ogni prodotto riflette l’abilità di fondere tradizione e modernità, rispettando il valore della cultura manifatturiera secolare. VALORE PER IL CONSUMATORE BENEFICI PER LA COMUNITÀ |