La Regione fa da apripista alla progettazione e realizzazione di una Comunità energetica rinnovabile
Ambiente ed Energia e Risparmio energetico: la Regione fa da apripista alla progettazione e realizzazione di una Comunità energetica rinnovabile
L’assessore Calvano: “Vogliamo essere da stimolo per altre realtà pubbliche e private dell’Emilia-Romagna”. Un progetto, questo, all’interno del più ampio piano “Smart & Green Buildings”, cui la Giunta sta lavorando per l’efficientamento energetico dell’ente e la razionalizzazione degli spazi in un’ottica di riduzione degli sprechi e dei consumi.
Nel percorso verso la decarbonizzazione e la riduzione delle emissioni di gas climalteranti in atmosfera, la Regione Emilia-Romagna parte da sé stessa.
E lo fa ponendosi come apripista nella realizzazione di una Comunità energetica rinnovabile (Cer).
Ne ha parlato stamani in Assemblea l’assessore al Bilancio, Paolo Calvano, durante il question time.
“La Regione vuole fare da apripista nella progettazione e realizzazione di una Comunità energetica rinnovabile, anche per essere da stimolo per altre realtà pubbliche e private, per le quali è in corso un primo bando di finanziamento da 2 milioni di euro- ha sottolineato-. Vogliamo darci obiettivi concreti verso lo sviluppo sostenibile e l’obiettivo della decarbonizzazione prima del 2050. E lo facciamo a partire da noi stessi, come ente, dagli edifici ma anche favorendo modalità di lavoro agile che si traducono in un numero minore di spostamenti, e quindi di minor inquinamento”.
Il percorso di progettazione integrata, per la costituzione di una Comunità energetica rinnovabile (Cer) all’interno del Fiera District è stato dunque avviato.
Attualmente è in corso la redazione di uno studio di fattibilità tecnico-economica preliminare, con il supporto di ArtER, che sarà a breve sottoposto alla valutazione della Giunta, insieme al cronoprogramma per la definizione dei passi successivi. Sono in corso le verifiche sui requisiti dei soggetti da includere nella Comunità e della loro modalità di connessione, attraverso interlocuzioni tecniche con Fiera srl, il Comune di Bologna e la Città Metropolitana.
L’analisi in corso ha visto una prima indagine sui consumi di energia elettrica nell’area del Fiera District, con particolare riferimento ai consumi della Regione, pari a circa 7 GWh/anno con una differenza stagionale quasi nulla e con oltre il 50% dei consumi in fascia F1, la più costosa (che è quella di maggiore produzione fotovoltaica), e alla Fiera di Bologna, con consumi pari a circa 10GWh/anno, una forte differenza stagionale e un condizionamento legato alla presenza o meno delle fiere biennali.
Per valutare il potenziale fotovoltaico, sono in corso approfondimenti sulle coperture utilizzabili per l’installazione. Elaborato lo scenario degli impianti realizzabili in copertura e sui parcheggi, sarà possibile calcolare la stima economica delle opere necessarie (elettriche ed edili) e dei costi di investimento per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico.
Ottenuta una stima di massima dei KWp (Kilowatt picco) realizzabili sulle coperture, e della conseguente produzione annua, sarà necessario elaborare degli scenari sul prezzo di acquisto e di vendita dell’energia. Questo per calcolare i risparmi in bolletta derivanti dall’autoconsumo dell’energia prodotta, il valore degli incentivi premio, nonché i ricavi provenienti dalla vendita dell’energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici e immessa in rete.
Da Regione Emilia Romagna
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