Retribuzioni di lavoro dipendente
Le retribuzioni di lavoro dipendente nel 2023 nella Romagna – Focus provincia di Forlì-Cesena. Incremento della retribuzione medio annua secondo dati INPS
I dati INPS relativi alle retribuzioni di lavoro dipendente nell’anno 2023, elaborati dall’Osservatorio Economico e sociale della Camera di commercio della Romagna, registrano, rispetto al 2022, un incremento della retribuzione medio annua, uguale a quello regionale e in linea col dato nazionale; in termini di valore, però, questa risulta inferiore a quella dell’Emilia-Romagna e dell’Italia.
In aumento anche il numero delle giornate medie retribuite nell’anno e la retribuzione media giornaliera. Nel confronto regionale e nazionale, in merito alla retribuzione medio annua, risultano bassi i piazzamenti delle nostre due province, in particolare di quella riminese.
Le retribuzioni complessive di lavoro dipendente nel 2023, per l’area Romagna (FC-RN), ammontano a 5.025 milioni di euro e hanno interessato 251 mila lavoratori.
La retribuzione medio annua per lavoratore dipendente risulta essere di 20.031 euro, con un incremento, rispetto al 2022, del 3,6%, uguale a quello dell’Emilia-Romagna (+3,6%) e in linea col dato Italia (+3,5%); il valore di tale retribuzione media è inferiore al dato sia regionale (25.486 euro) sia nazionale (23.662).
Il numero delle giornate medie retribuite nell’anno è 229 (251 in Emilia-Romagna, 246 in Italia), con una retribuzione media giornaliera pari a 88 euro, minore di quella regionale e nazionale (rispettivamente, 102 euro e 96 euro); in termini di variazione annua, si riscontra una crescita sia delle giornate medie retribuite (da 227 del 2022 a 229 del 2023) sia della retribuzione media giornaliera (da 85 euro del 2022 a 88 euro del 2023).
Per ciò che riguarda la retribuzione medio annua, da un lato, questa risulta maggiore per il genere maschile (23.604 euro) rispetto a quello femminile (15.960 euro), dall’altro è naturalmente più alta per i lavoratori a tempo indeterminato (26.655 euro) rispetto a quelli a tempo determinato (10.420 euro) e stagionali (6.736 euro).
In merito alla qualifica, ai dirigenti spetta la retribuzione maggiore (159.269 euro nel 2023); a seguire, i quadri (64.772 euro), gli impiegati (25.414 euro), gli operai (16.064 euro) e gli apprendisti (10.937 euro). Infine, la classe di età lavorativa che percepisce la retribuzione media più alta è quella
50-59 anni (25.041 euro), seguita da quella 40-49 anni (23.290 euro); la più bassa, invece, risulta essere la fascia 15-19 anni (3.510 euro).
Retribuzioni di lavoro dipendente – focus provinciale Forlì-Cesena
Le retribuzioni complessive di lavoro dipendente nel 2023, per la provincia di Forlì-Cesena, ammontano a 2.894 milioni di euro e hanno interessato 131 mila lavoratori.
La retribuzione medio annua per lavoratore dipendente risulta essere di 22.058 euro, con un incremento, rispetto al 2022, del 3,1%, più basso di quello dell’Emilia-Romagna (+3,6%) e dell’Italia (+3,5%); il valore di tale retribuzione media è inferiore al dato sia regionale (25.486 euro) sia nazionale (23.662).
Il numero delle giornate medie retribuite nell’anno è 243 (251 in Emilia-Romagna, 246 in Italia), con una retribuzione media giornaliera pari a 91 euro, minore di quella regionale e nazionale (rispettivamente, 102 euro e 96 euro); in termini di variazione annua, si riscontra una crescita sia delle giornate medie retribuite (da 242 del 2022 a 243 del 2023) sia della retribuzione media giornaliera (da 88 euro del 2022 a 91 euro del 2023).
Per ciò che riguarda la retribuzione medio annua, da un lato, questa risulta maggiore per il genere maschile (25.721 euro) rispetto a quello femminile (17.580 euro), dall’altro è naturalmente più alta per i lavoratori a tempo indeterminato (27.486 euro) rispetto a quelli a tempo determinato (10.662 euro) e stagionali (7.945 euro). In merito alla qualifica, ai dirigenti spetta la retribuzione maggiore (162.749 euro nel 2023); a seguire, i quadri (65.420 euro), gli impiegati (26.452 euro), gli operai (17.844 euro) e gli apprendisti (12.634 euro).
In ultimo, la classe di età lavorativa che percepisce la retribuzione media più alta è quella
50-59 anni (27.261 euro), seguita da quella 40-49 anni (25.182 euro); la più bassa, invece, risulta essere la fascia 15-19 anni (3.834 euro).
Infine, nella classifica decrescente provinciale, Forlì-Cesena occupa la settima posizione per retribuzione medio annua a livello regionale (dopo Parma, Modena, Bologna, Reggio Emilia, Piacenza e Ravenna) e la 45esima a livello nazionale (primi tre posti: Milano, Monza-Brianza e Parma).
Retribuzioni di lavoro dipendente – focus provinciale Rimini
Le retribuzioni complessive di lavoro dipendente nel 2023, per la provincia di Rimini, ammontano a 2.131 milioni di euro e hanno interessato 120 mila lavoratori.
La retribuzione medio annua per lavoratore dipendente risulta essere di 17.809 euro, con un incremento, rispetto al 2022, del 4,1%, più alto di quello dell’Emilia-Romagna (+3,6%) e dell’Italia (+3,5%); il valore di tale retribuzione media è nettamente inferiore al dato sia regionale (25.486 euro) sia nazionale (23.662).
Il numero delle giornate medie retribuite nell’anno è 212 (251 in Emilia-Romagna, 246 in Italia), con una retribuzione media giornaliera pari a 84 euro, minore di quella regionale e nazionale (rispettivamente, 102 euro e 96 euro); in termini di variazione annua, si riscontra una crescita sia delle giornate medie retribuite (da 210 del 2022 a 212 del 2023) sia della retribuzione media giornaliera (da 81 euro del 2022 a 84 euro del 2023).
Per ciò che riguarda la retribuzione medio annua, da un lato, questa risulta maggiore per il genere maschile (21.118 euro) rispetto a quello femminile (14.318 euro), dall’altro è naturalmente più alta per i lavoratori a tempo indeterminato (25.518 euro) rispetto a quelli a tempo determinato (10.153 euro) e stagionali (6.268 euro). In merito alla qualifica, ai dirigenti spetta la retribuzione maggiore (151.805 euro nel 2023).
A seguire, i quadri (63.621 euro), gli impiegati (24.156 euro), gli operai (14.185 euro) e gli apprendisti (9.543 euro). In ultimo, la classe di età lavorativa che percepisce la retribuzione media più alta è quella
50-59 anni (22.474 euro), seguita da quella 40-49 anni (21.107 euro); la più bassa, invece, risulta essere la fascia 15-19 anni (3.318 euro).
Infine, nella classifica decrescente provinciale, Rimini occupa l’ultima posizione per retribuzione medio annua a livello regionale (nell’ordine, Parma, Modena, Bologna, Reggio Emilia, Piacenza, Ravenna, Forlì-Cesena e Ferrara) e l’81esima a livello nazionale (primi tre posti: Milano, Monza-Brianza e Parma).
Nota: I dati relativi alle retribuzioni si riferiscono ai lavoratori dipendenti non agricoli assicurati presso l’INPS, con esclusione dei dipendenti pubblici (salvo quelli a tempo determinato, per i quali vige l’obbligo della contribuzione per le prestazioni temporanee). L’unità statistica è costituita dal lavoratore che ha avuto almeno un versamento contributivo per lavoro dipendente nel corso del mese osservato.
Fonte: INPS (Osservatorio sui lavoratori dipendenti del settore privato non agricolo)