Stem Women Congress 2025

Stem Women Congress 2025: la prima tappa a Bologna del percorso step by step che porterà a Milano il 15 ottobre 2025
Torna dal vivo l’edizione italiana che debutta a Bologna con il nuovo calendario di appuntamenti per promuovere l’inclusione femminile negli ambiti scientifico-tecnologici
Si è chiusa la prima tappa dello STEM Women Congress: Bologna la dotta ha aperto la stagione 2025 in un evento sold out organizzato in collaborazione con Fondazione Golinelli e Rete CapoD, con la direzione scientifica di Daniela Piccinini, aperto dalle istituzioni e guidato con grandissimo brio da Serena Dandini, che ha dato il microfono a voci straordinarie di chi ha davvero fatto la storia di un nuovo genere di futuro, come recitava il titolo dell’evento e che quotidianamente si impegna perché questo futuro di parità si raggiunga quanto prima ovunque. Perché il ritardo di genere rimane fortissimo, in tutta Italia e nel resto d’Europa, con un divario che emerge già nelle scelte delle scuole secondarie.
Due le sessioni di questo Step by Stem, introdotte da un racconto sul ruolo delle scienziate fatto da Elena Cattaneo, senatrice, farmacologa e biologa nonché docente all’Università di Milano:
- il primo teso ad approfondire i pregiudizi di genere rispetto alla conoscenza con Amalia Ercoli Finzi, Prof. del Politecnico di Milano, Camilla Gaiaschi, sociologa ricercatrice all’Università del Salento, Elsa Fornero, Prof. di Economia all’Università di Torino, Maria Chiara Carrozza, Presidente del CNR;
- il secondo invece alla Passione e perseveranza, con il racconto di storie che fanno la differenza come quelle di Marina Brambilla, Rettrice dell’Università degli Studi di Milano, Marica Branchesi, Prof. di Astrofisica al Gran Sasso Science Institute, Alaide Chieffo, Prof. di Cardiologia Università San Raffaele e Presidente European Association Percutaneous Cardiovascular Interventions (EAPCI) 2024-2026, l’attrice e scrittrice Marinella Manicardi, Barbara Mazzolai, Direttore Associato per la Robotica e Direttore dell’Unità di Ricerca di Robotica Bioispirata all’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova e Chiara Montanari, ingegnere e capo missione in Antartide.
A chiudere, la mattinata la storia di Maria Di Mauro, studentessa di Ingegneria Aerospaziale alla Federico II di Napoli e Alfiere del Lavoro 2024.
Un emozionante viaggio tra tante storie personali che hanno illustrato come la grande sfida, come è stato ricordato, debba ancora confrontarsi con il rischio di tornare addirittura indietro e di come il percorso debba essere necessariamente compiuto insieme, dall’universo maschile e quello femminile. Perché la parità è un vantaggio per tutta l’umanità, come più volte ricordato: provarci – e riuscirvi – è un imperativo.
Nel pubblico in ascolto, divertito e ammaliato dalla carrellata di voci, un ricchissimo parterre di ragazzi in età scolare di un territorio, quello dell’Emilia-Romagna, decisamente all’avanguardia nel panorama STEM in Italia, grazie al suo tessuto accademico, da un lato, e industriale, dall’altro. Gli studenti sono stati sollecitati da una grande interattività generata dall’ascolto delle storie, sia attraverso la richiesta di partecipare costruendo insieme una tagcloud di parole che meglio rappresentano la parità e con un gioco di selfie con gli specchi, ispirato alla Sala delle donne del Parlamento, in cui rappresentarsi circondati dalle fotografie delle relatrici.
E immaginare il futuro come presente e possibile, proiettandosi nel proprio sogno. Determinazione, cultura, alleanza, solidarietà; ma anche educazione all’uguaglianza, consapevolezza e collaborazione da parte dei maschi: sono queste le parole più votate dagli studenti tra il pubblico. A fare da contraltare, quella delle relatrici: passione, divertimento, coraggio, fantasia.
Racconta Antonio Danieli, vicepresidente e direttore generale di Fondazione Golinelli: “L’Emilia-Romagna si distingue per un ecosistema scientifico e tecnologico d’eccellenza, in cui ricerca, industria e formazione si integrano per generare innovazione. Eppure, il divario di genere nelle discipline STEM è ancora una sfida importante su cui è fondamentale continuare a lavorare con impegno. Il valore di iniziative come quella di oggi risiede nella capacità di creare connessioni tra scuole, università, imprese e istituzioni, dando voce a modelli di riferimento femminili che possano ispirare le nuove generazioni. Fondazione Golinelli crede fortemente in questo percorso e continuerà a investire in progetti che rendano l’accesso alla conoscenza e all’innovazione un diritto di tutti, senza distinzioni.”
Aggiunge Lucia Ghirardini, Presidente di Rete Capod: “Senza un ruolo centrale della scuola, cambiare il futuro è impossibile. Su questo si innestano molti dei nostri progetti, volti a sradicare bias e stereotipi nelle nuove generazioni sin dall’infanzia, contribuendo così attivamente ad un cambiamento culturale, incentrato su inclusione, equità ed uguaglianza. Un percorso di scoperta, dove le alleanze sono cruciali e generative e l’evento di oggi ne è una dimostrazione tangibile.”
“La ricchezza degli scambi è stata emozionante anche per noi” conclude Morena Rossi, Responsabile dei contenuti di STEM Women Congress Italia. “I ragazzi e le ragazze presenti ci hanno dimostrato ancora una volta il potere trasformativo dell’ascolto di storie vere: abbiamo bisogno di role model e di una nuova narrazione per rimettere un po’ di ordine nelle vicende e nelle parole che sono sempre state usate per definire il mondo che ci circonda. Eventi come questi sono l’opportunità per nutrire i discorsi e non solo gli algoritmi, di diversità, inclusività ed equità”.
Nato nella penisola iberica e portato in Italia da Orange Media e Women at Business, lo STEM Women Congress è un format rodato che ha debuttato per la prima volta lo scorso anno nel nostro Paese, coinvolgendo tutti gli attori della filiera: grandi e grandissime aziende, istituzioni, role model e studenti che si sono alternati sul palco costruendo un percorso multiplo su più giornate, chiamate Stem Days, che avrà il suo culmine nel Congresso di Milano il 15 ottobre a Palazzo Castiglioni.
Alla tappa odierna di Bologna, patrocinata dal MUR (Ministero dell’Università e della Ricerca), da Regione Emilia-Romagna, Comune e Città Metropolitana di Bologna, seguirà quella del 30 maggio a Roma con un focus sull’orientamento dei giovani, ragazzi e ragazze, verso le competenze più richieste dal mercato del lavoro.
STEM WOMEN CONGRESS ITALIA
Stem Women Congress Italia ha debuttato per la prima volta a Milano con la sua prima edizione a maggio 2024 grazie all’intuizione di Orange Media Group creative content company, e Women at Business, piattaforma di incontri professionali tra donne e aziende. Molto più di un congresso: un incontro di dialogo e confronto per il sostegno e lo sviluppo, concreto, delle carriere femminili nei settori scientifico-tecnologici, rivolto ad aziende, istituzioni, scuole e organizzazioni. Il format è nato a Barcellona nel 2019 su iniziativa della Stem Women Association: Stem – che in inglese è l’acronimo di science, technology, engineering, mathematics – è il termine utilizzato per indicare le discipline che afferiscono alla scienza, alla tecnologia, all’ingegneria e alla matematica.
FONDAZIONE GOLINELLI
La Fondazione Golinelli ha creato negli anni un ecosistema integrato e articolato a favore della cultura e dello sviluppo del nostro Paese, intervenendo direttamente e operativamente in tutti gli ambiti trasversali in cui l’innovazione si innesta nel tessuto socio-economico: cultura, educazione, formazione, alt(r)a formazione, ricerca e trasferimento tecnologico, incubazione e accelerazione di startup, venture capital e open innovation.
Nata nel 1988 per volontà dell’imprenditore, ricercatore e filantropo Marino Golinelli, la Fondazione è divenuta oggi una holding filantropica che gestisce e controlla società di scopo (G-Lab S.r.L. impresa sociale e G-Factor S.r.L.), governa centri culturali (Centro Arti e Scienze Golinelli), sviluppa piattaforme di ricerca tecnologiche (Golinelli LiVE), coordina e guida scuole (Scuola delle idee Marino Golinelli, paritaria secondaria di primo grado), partecipa attivamente in società di investimento (UTOPIA SIS S.p.A.) e in consorzi e centri per l’innovazione (Bi-Rex) e altre realtà culturali.
RETE CAPOD
Rete CapoD (Comunità di Imprese per le Pari Opportunità), è una comunità di otto aziende sul territorio bolognese (Aeroporto Bologna, Automobili Lamborghini, CAAB, Crif, Emilbanca, IMA, Philip Morris, TPER), nata nel 2019 anche su impulso della Città Metropolitana di Bologna, con l’obiettivo di diffondere la cultura della parità di genere sul territorio, attraverso molteplici progettualità realizzate anche in sinergia con le Istituzioni. Uno dei principali filoni è il lavoro con il sistema scolastico, per sradicare bias e stereotipi nelle nuove generazioni, contribuendo ad un cambiamento culturale generativo, incentrato su inclusione, equità ed uguaglianza. E, in parallelo, con le piccole-medie imprese, per creare sempre maggiore consapevolezza per una parità di genere sui luoghi di lavoro.