Trasformazione digitale
Il 70% delle imprese emiliano romagnole ha investito nella trasformazione digitale. I dati riferiti al 2022 sono elaborati dal Centro studi di Confartigianato Emilia Romagna
Gli investimenti in Italia crescono nell’ultimo anno (+9,4%), trainati dalla domanda privata, nonostante la fase di rialzo dei tassi di interesse sui prestiti alle imprese. Gli investimenti delle imprese stanno sostenendo la digitalizzazione dei processi aziendali e la trasformazione green. Nel dettaglio, nel 2022 gli investimenti in macchinari e impianti in Italia sono saliti dell’8,6% a fronte del +4,1% dell’Ue a 27.
In Emilia-Romagna oltre due terzi (il 69,9%) delle imprese nel 2022 ha effettuato investimenti in almeno un ambito della trasformazione digitale (tecnologico, organizzativo o del modello di business), in linea con la media del Nord-Est (71,5%) e nazionale (69,6%).
Nel 2022 Bologna è la provincia con la quota maggiore di imprese che investono nella digitalizzazione (il 73%). Seguono con valori superiori alla media regionale le province di Modena (72,6%), Parma (72,5%) e Reggio Emilia (70,3%). Nel contempo, effettuano maggiormente corsi di formazione in ambito digitale le imprese di Bologna (43,8%), Reggio Emilia (43,7%), Modena (41,8%) e Parma (41,2%).
“I dati dimostrano che le nostre aziende non si sono tirate indietro sul versante della digitalizzazione. Hanno colto al volo le opportunità, consapevoli che solo innovando si può continuare a competere – afferma Amilcare Renzi, segretario Confartigianato Emilia Romagna -.
In questi anni vi è stata una crescita esponenziale degli investimenti nell’artigianato e nelle Pmi consapevoli che innovazione e sostenibilità, combinate con processi formativi efficaci, sono una delle chiavi per potere affrontare il futuro con fiducia. Lo sviluppo del digitale, se accompagnato da un’adeguata infrastrutturazione, può davvero essere un driver di crescita importante per potere sempre di più competere nei mercati”.
Se osserviamo gli investimenti in base all’ambito della trasformazione digitale, nel caso degli aspetti tecnologici in Emilia-Romagna le imprese nel 2022 investono maggiormente in Sicurezza informatica (40,8%) e Internet ad alta velocità, cloud, mobile, big data analytics (40,6%).
Per gli aspetti relativi al modello organizzativo aziendale, è maggiormente diffusa l’adozione di nuove regole per la Sicurezza sanitaria per i lavoratori, uso di nuovi presidi, risk management (41,2%). A crescere maggiormente rispetto al 2017-2021 sono gli investimenti per l’adozione di sistemi gestionali evoluti (+8,2 punti).
Nell’ambito dello sviluppo di nuovi modelli di business, si investe principalmente in Analisi dei comportamenti e dei bisogni dei clienti per garantire la personalizzazione del prodotto o servizio offerto (38,4%) e in Digital marketing (utilizzo di canali/strumenti digitali per la promozione e vendita dei prodotti/servizi, 38,2%).
“Siamo di fronte ad un passaggio epocale. Ognuno deve fare la sua parte. Confartigianato, in collaborazione con FORMart, il nostro ente di formazione, propone percorsi formativi per garantire le competenze necessarie ad affrontare questa importante sfida sia alle strutture associative sia alle imprese.
Dal canto suo la Regione, grazie a diversi bandi, ha svolto un ruolo importante in questo ambito. Possiamo però dire che l’investimento pubblico è stato fortemente premiato dallo sforzo del privato, basta dire che ad ogni euro di investimento pubblico, l’artigiano o il piccolo imprenditore ne ha aggiunto otto. Ora però non bisogna fermarsi, anzi occorre rilanciare alla grande perché siamo di fronte a un passaggio epocale che necessita di un accompagnamento istituzionale duraturo negli anni”, conclude Renzi.