Waste 2 Value a Castenaso: da scarti a risorse
Un progetto di economia circolare che trasforma gli scarti in risorse. A Castenaso è stato inaugurato Waste 2 Value
Nel Centronova di Castenaso è stato inaugurato il progetto Waste 2 Value nato dalla collaborazione tra Camst Group, IGD Siiq, Coop Alleanza 3.0, Future Food, Impronta Etica, ATERSIR e il Comune di Castenaso.
Un progetto innovativo di economia circolare tra realtà emiliano-romagnole che mira a trasformare gli scarti alimentari in risorse convertendoli in nuovi prodotti. È il progetto Waste 2 Value che all’interno del centro commerciale Centronova di Castenaso, in cui le imprese coinvolte operano congiuntamente, riconverte gli scarti e rifiuti alimentari in “second products” che saranno riutilizzati all’interno del centro sottoforma di prodotti o servizi. Un progetto che ha visto il coinvolgimento attivo della comunità e di un ampio numero di stakeholder che hanno contribuito alla fase di ideazione e di prototipazione delle idee.
Il progetto immaginato inizialmente nel 2016 ha preso vita attraverso hackathon, focus group, eventi, bandi, call e sperimentazioni fino ad arrivare all’inaugurazione di una nuova stazione di compostaggio che si è tenuta il 28 marzo 2023.
Le attività come gli hackathon e le maratone creative hanno coinvolto circa 80 partecipanti tra studenti e ricercatori di fama internazionale, e hanno permesso di ragionare sui temi dello spreco alimentare, sviluppando un modello innovativo in grado di dare nuovo valore allo scarto alimentare, trasformandolo in una risorsa.
Grazie al coinvolgimento di realtà e attori già impegnati nella lotta allo spreco alimentare come Coop Alleanza 3.0, Camst group, IGD Siiq e Future Food è stato possibile, con la supervisione di Impronta Etica e la sponsorizzazione di ATERSIR, concretizzare il progetto e individuare una location – in cui realizzare una stazione di compostaggio – come il Centronova di Castenaso. Il capofila del progetto è il Comune di Castenaso.
Il progetto Waste 2 Value (link) funziona nel seguente mondo: i fondi di caffè e le bucce di arancia avanzate a fine giornata lavorativa nei punti di ristori Camst e Coop situati all’interno del Centronova vengono recuperati dalla cooperativa sociale La Fraternità che li porterà nell’area adibita per il compostaggio, situata all’esterno del centro commerciale e inserita all’interno di un box dipinto dall’artista bolognese Hazkj. All’interno di questo box, gli scarti verranno trasformati in ammendante che sarà utilizzato per la manutenzione delle aree verdi del Centronova e di alcuni orti gestiti da comunità locali. Grazie all’ammendante saranno migliorate le caratteristiche fisiche del terreno che favorirà l’assorbimento di acqua e nutrienti.
Nell’evento del 28 marzo in cui è stata inaugurata la stazione di compostaggio, ovvero il box dove finiscono gli scarti, hanno partecipato gli studenti di due classi elementari del Comune di Castenaso e i volontari che gestiscono l’orto comunale che, partendo dai punti di ristoro Camst e Coop, hanno ripercorso l’interno ciclo degli scarti che da rifiuti diventano ammendanti. Successivamente è stato il turno delle istituzioni coinvolte nella progettualità che hanno ripercorso anche loro il ciclo produttivo.
Prima del taglio del nastro e delle foto di rito hanno preso parola Carlo Gubellini, sindaco di Castenaso, Sara Teglia, coordinatrice di Impronta Etica che ha spiegato il progetto, Rossella Saoncella, presidente di IGD Siiq, Mario Cifiello, presidente Coop Alleanza 3.0, Francesco Malaguti, presidente di Camst Group, Francesco Tonelli per la Cooperativa La Fraternità e Vito Belladonna, direttore di ATERSIR.
L’idea progettuale è stata stimolata dal fatto che ogni anno in Europa vengono sprecate circa 88 milioni di tonnellate di cibo con i relativi costi associati che si aggirano intorno ai 143 miliardi di euro.
La FAO stima che circa un terzo degli alimenti prodotti a livello mondiale viene sprecato per un ammontare di circa 1,3 miliardi di tonnellate annue. Questo spreco va a incidere anche sulla conservazione dell’ambiente oltre che sulle risorse naturali del pianeta.
Questo progetto permette agli attori che operano nella catena alimentare di ridurre gli scarti generati attraverso un innovativo modello di economia circolare.